L’Archetipo Anno IV n. 8, Giugno 1999

ESERCIZI

 
A commento degli esercizi pubblicati nei numeri precedenti, è necessario porre l’accento sui pericoli insiti nella pratica di discipline non adatte all’uomo moderno, il quale, a seguito di tali pratiche, può andare incontro a effetti devianti, quando non devastanti, della propria psiche.

TECNICHE INTERIORI

Le discipline dello Yoga non si addicono all’uomo occidentale. Lo Yoga, quale tecnica interiore propria ad un tipo umano ancora privo di autocoscienza razionale, ma dotato solo di coscienza sovrasensibile, oggi sviluppa le correnti astrali dell’anima, in opposizione alla corrente dell’Io, nella quale unicamente fluisce lo Spirito.
Nello Yoga, lo Spirito viene contemplato come trascendente: non viene realizzato come principio della coscienza di veglia.
Parimenti, il potenziamento vitale dovuto alle tecniche respiratorie non si addice all’occidentale, cui non è possibile – come del resto non è piú possibile neppure all’orientale – la percezione interiore del respiro, onde il tentativo di tale potenziamento si rivela illusorio e consegue l’effetto opposto a quello atteso. Ciò che l’antico Yoghi conseguiva mediante il respiro, l’occidentale moderno può conseguirlo mediante la percezione della forza insita nel pensiero, normalmente non cosciente ad esso.

Regole per lo sviluppo interiore, da: La Via dei Nuovi Tempi, Ed. Perseo, Roma

 

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