L’Archetipo Anno IV n. 8, Giugno 1999

METALLOGRAFIA

  GLI ESPERIMENTI DI KOLISKO

«Fintanto che la materia rimane allo stato solido, essa è soggetta alle forze della Terra, ma subisce l'influenza dei pianeti appena passa allo stato liquido». Questa affermazione di Rudolf Steiner diede l’idea nel 1920 alla signora Kolisko, eminente biologa, di una serie di esperimenti.
Come si comporterebbero delle soluzioni di sali metallici in soluzione acquosa nei confronti dei pianeti che si ritiene siano i loro corrispondenti? L’esperimento è semplice e facile da eseguire: soluzioni di sali metallici sono realizzate a partire da un grammo di sale per cento grammi di acqua distillata. Una quantità di soluzione di 10 cc è versata in una coppetta e un foglio di carta a mo' di filtro è messo nella coppetta in forma di cilindro, come mostrato in figura. Questo esperimento viene ripetuto centinaia di volte e ogni volta i pianeti interessati hanno aspetti differenti. La signora Kolisko utilizzò:
- Cloruro d'oro per il Sole.
- Nitrato d'argento per la Luna.
- Cloruro di stagno per Giove.
La migrazione del metallo per capillarità permette di ottenere veri e propri disegni, testimoni di forze cosmiche, che la signora Kolisko poeticamente chiamò “linguaggio delle stelle”. È difatti incontestabile, osservando questi disegni, che un'influenza planetaria agisce sulla migrazione del metallo, perché i disegni sono molto precisi prima e dopo un fenomeno, e inesistenti durante.
Questi esperimenti permisero le constatazioni seguenti:
1) regolarmente e infallibilmente i cambiamenti attesi nelle immagini lasciate dai sali metallici sulla carta-filtro si producono nello stesso tempo che i fenomeni celesti e solo in quel momento;
2) gli avvenimenti celesti durano piú a lungo di quanto si veda;
3) in occasione di una eclissi solare, “è il caos”, “diverse forze lottano onde assicurare la propria supremazia”.
Una consistente pioggia di meteoriti che ebbe luogo il 9 ottobre 1933 recò d'altronde una felice conferma di questa relazione stretta tra metallo e pianeta, poiché i disegni del ferro furono completamente sconvolti.
La semplicità di questi esperimenti fa sí che ognuno di voi, se lo vuole, può realizzarli e partecipare cosí a un movimento di ricerche marginali che possono completare la ricerca ufficiale fondamentale per una migliore conoscenza del nostro Universo nella sua globalità e delle sottili “Energie della Vita”.

Georges Faure

G. Faure, I metalli per la tua salute, Musumeci Editore, Aosta 1982, pp. 47-49

 

Torna al sommario