Chiunque realizzi il Pensiero Vivente diviene testimone sulla Terra del Mondo Spirituale e del Cristo: qualunque cosa faccia, dovunque vada, manifesta sia l’elemento trasmutatore o Forza-Logos sia la Vera Luce, permettendo al Pensiero Vivente, che è un pensiero libero e svincolato dal karma, di operare occultamente nella sfera delle idee, rettificandole ed orientandole verso la verità ultima dell’Io Superiore e dell’Essere Divino.
Per questo l’ambiente in cui vive, lavora e frequenta, diviene saturo di forze spirituali che vi perdurano per lungo tempo ed è sufficiente la sua presenza, per non parlare della completezza spirituale messa in atto quando contempla, medita e si concentra, per trasportare gli esseri che lo circondano a stati di coscienza interiore o per rivivificare il collegamento con lo Spirito, rendendoli cosí partecipi delle realtà spirituali che esso vive: realtà percepibili con lo sciogliersi delle tensioni psichiche, con l’entrare in uno stato di pace, serenità e tranquillità e con il sentire la forza, la sacralità, l’immanenza e l’amore dello Spirito. Questo fa scendere la coscienza nelle profondità dell’Io, dando a coloro che ancora non affrontano i problemi interiori l’aiuto per una futura ricerca ed ascesi, e a coloro che sono incamminati sulla strada della realizzazione la possibilità di effettuare un ulteriore passo in avanti verso la conoscenza del Cristo e della Vergine Sophia.
Egli, grazie al Pensiero Vivente, è in grado di comprendere sia l’animo sia il livello di realizzazione spirituale di ogni uomo tramite un sentire e un vibrare eterico, animico e spirituale che si trasforma in comunione interiore quando è in contatto con portatori del pensiero puro tramite il Fuoco, la Forza, la Luce e il Suono. Capacità datagli dal Pensiero Solare, quale sensibilità nel percepire la vita interiore di ogni uomo, poiché, non opponendosi al Cristo e riconoscendo in ogni essere l’essenza Logos, ha messo da parte l’ego e, avendo come unico scopo l’aiutare interiormente gli altri nella ricerca della Divinità, è capace di compassione, comprensione e donazione, perpetuando cosí il collegamento spirituale con l’Io e i suoi mondi e permettendo in modo diretto alle forze del Logos e delle Gerarchie Spirituali di operare sulla Terra il superamento dell’era materialistica e di preparare, affermare e attuare l’era spirituale o era cristica.
Operazione che ha il suo riscontro sul piano fisico quando la spiritualizzazione del centro superiore della testa corrispondente alla fontanella e percepibile come l’aprirsi della calotta cranica, fa da soglia, collegamento, strada e varco alla Volontà Solare che come colonna di energia pulsante e formicolante collega i piani superiori con il piano terrestre. Volontà che scendendo lungo l’asse centrale e raggiungendo il cuore accende di luce e calore il centro cardiaco e resolo attivo gli permette, donandogli potenza, di espandersi e irradiarsi quale Energia, Luce e Amore cristico su tutta la Terra.
Questi sono alcuni degli aspetti della realizzazione del Pensiero Vivente vissuti quotidianamente dal Maestro del Pensiero “Massimo Scaligero” di cui rendeva partecipe, quale testimone del Mondo Spirituale, chiunque lo avvicinasse, ed è proprio la completa realizzazione di tale pensiero la sorgente del suo insegnamento, essendone al contempo il punto di partenza e d’arrivo e, poiché conduce alla realizzazione dell’Io Superiore, fuori dal tempo e dallo spazio. Enorme lascito realizzativo cui molto deve sia colui che lo ha conosciuto sia il ricercatore serio capace di aprire il proprio animo alle profondità spirituali che impregnano in ogni frase e in ogni concetto i suoi scritti.
Egli, infatti, attraverso il suo insegnamento chiama ogni vero ricercatore a partecipare alla vita spirituale del pensiero e a conseguire la crescita interiore e l’illuminazione. Inoltre, invitando lo sperimentatore a seguire la via del pensiero e la Scienza dello Spirito, indicata negli scritti e nelle conferenze dal “Maestro dei Nuovi Tempi” Rudolf Steiner, dà la possibilità di progredire nella conoscenza, nella morale e nella comprensione dell’intersecarsi della vita universale del cosmo con la storia spirituale presente, passata e futura dell’uomo e, attraverso lo sviluppo degli organi sottili, ottenuto tramite le tecniche interiori, di percepire la sfera eterica, astrale e spirituale. Sono queste tecniche che, in ultima analisi, aiutano l’uomo a comprendere e vivere le realtà superiori in tutti i loro aspetti e sfaccettature, permettendogli tra l’altro di avanzare nella via del pensiero, di giungere al pensare, al sentire e al volere puro e di liberare, tramite le forze corrispondenti, la Vergine Sophia. Liberazione essenziale per scoprire, tramite l’estrinsecazione di movimenti di correnti eteriche ed astrali e di esperienze spirituali, il significato del simbolo del Graal, racchiuso segretamente nei Vangeli, dall’Annunciazione alla Natività, nell’iconografia della Vergine con il Bambino e poderosamente nel cuore dell’uomo quale sorgente del Sole Spirituale. In sostanza il segreto del Graal è la fecondazione dell’anima, preservata e incontaminata, da parte dello Spirito Santificante dell’Io Superiore e la conseguente nascita in lei del Sé Spirituale. Azione che avviene nel centro del cuore umano quando si è in grado di rispondere in coscienza, poiché si è accolto l’impulso Solare del Cristo disceso sulla Terra e sull’umanità col mistero del Golgota, alla domanda della divinità interiore che, essendo della stessa sostanza ed essenza del Cristo, è Via, Verità e Vita: canto dell’anima per la riconosciuta presenza divina del Logos in lei, coinvolgente, nella gloria del Sacro Amore, tutto ciò che la circonda in esplosioni di energia d’Amore spirituale. Solo dopo questi eventi si ha la possibilità, varcata la porta cherubica, di rendere reale la cerca del Graal nel piano eterico e, trovatolo, scoprirne la sorgente della vita e del miracolo racchiusa segretamente nel suo cuore quale nucleo centrale del realizzato Spirito Vitale.
A questo punto si può comprendere l’importanza della Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner e dell’insegnamento di Massimo Scaligero: tutto ciò non può restare relegato nella sfera dialettica, ma deve essere fonte di meditazione e di profonda vita interiore cui tutti noi siamo chiamati a partecipare. Inoltre, grazie all’insegnamento di questi Grandi Maestri, è sufficiente che il ricercatore immetta nella sua ricerca un forte desiderio, una libera devozione, una seria aspirazione allo spirituale per giungere alla realizzazione, poiché la strada da seguire è già stata tracciata: strada reperibile nella loro ricca produzione letteraria in cui viene indicata nei minimi particolari la catarsi necessaria, l’atteggiamento interiore e le tecniche indispensabili per conseguire l’ascesi, l’entrata nei mondi spirituali e la partecipazione all’Ordine delle Gerarchie.
Infine si intuisce che, raggiunti per dedizione tali risultati, si deve aiutare il prossimo donando, al momento opportuno, quanto ricevuto ed ottenuto permettendo in tal modo che i mondi sottili tornino ad essere una realtà per l’intera umanità. In verità non è l’uomo che dona, ma è il Logos, quale Redentore, che dona se stesso attraverso il Pensiero Vivente. Egli, infatti, ha reso possibile, a coloro che sono capaci di seguire lo snodarsi del pensiero, la liberazione di questo dal supporto fisico, la realizzazione del pensiero puro e, tramite esso, vincere le entità ostacolatici, liberare l’anima e superare la morte attraverso l’operazione solare della trasformazione della materia in spirito. Pensiero puro conseguibile attraverso il pensiero che si libera dai sensi, capace, insieme al sentire ed al volere liberati e disciolti dal corpo fisico e dai corpi sottili, di dare forza e sostanza ad un’azione originaria dell’Io: ossia percorrente coscientemente la dynamis del proprio pensare o la dynamis del pensare altrui come se fosse la propria.
Questa azione dinamica del pensiero pensante è, nel primo caso, prevalentemente il senso della concentrazione che, attraverso il pensiero puro, conduce sia, mediata da Michele, alla Forza-Pensiero sia all’irraggiarsi della Luce del Pensiero Vivente, che è nella sua essenza il Logos e nella sua forma cosmica Luce d’Amore. Forza Vivente del Logos che, quale Pensiero Solare, conduce alla centralizzazione dell’Io Superiore nel cuore, suo vero centro, e al conseguente processo alchemico di creazione del corpo di gloria o corpo di resurrezione. Forza Vivente dello Spirito Solare che come fuoco discende, quale energia incandescente, su coloro che anelano nella profondità dell’anima allo Spirito e seguono la via del pensiero, donando la capacità del risveglio e della realizzazione dell’Uomo Spirito.
Nel secondo caso, l’azione dinamica del pensiero pensante è prevalentemente il senso della meditazione e della contemplazione, che conduce da un lato al pensiero degli enti, del cosmo e di tutto il creato, e dall’altro al sentire puro, alla luce astrale e, unitamente al percepire puro, alle tre forme di coscienza superiore. Inoltre, è proprio la capacità di ripercorrere la dynamis del pensare altrui come se fosse la propria, il segreto per poter vivere, capire e realizzare, nel nostro piccolo, le esperienze, le visioni e le sublimi conoscenze dei Grandi Maestri, lasciateci nei loro scritti come materia da meditare e da contemplare e come guida nella concentrazione, fino al punto che, acquisita sicurezza, si può partecipare in prima persona alle conoscenze della Scienza dello Spirito.
In conclusione questa dynamis nella sua interezza è vita fluente dell’Io Superiore, che ha come veicolo la circolazione sanguigna, indebitamente sottratta dagli Ostacolatori per poter esprimere, unitamente o singolarmente, la loro azione e la loro ragion d’essere. È questa dynamis che, liberata, riacquista la capacità purificante di vivificare il pensare, il sentire e il volere, permettendo al conseguito Pensiero Solare di sviluppare gli organi sottili, di eterizzare la testa, il sangue e il cuore, donando la capacità di percepire, di conoscere e d’entrare in modo cosciente e reale nei mondi superiori, varcandone cosí la soglia.
Ingresso sconvolgente a causa della necessità di superare, risolvendole, le barriere prodotte da entità ostacolatrici, quali la paura e il fantasticare, ma soprattutto è necessario risolvere quella prodotta dall’entità arimanica che tiene incatenata la comune coscienza umana al mondo dei sensi, vincolando in tal modo profondamente l’anima e l’Io umano al corpo della terrestre mineralità quale unica realtà possibile.
Per questo, nell’insieme delle esperienze legate al piccolo Guardiano della Soglia, spicca quella di avvertire la morte in tutta la sua intensità, sentire l’inutilità della vita, credere falso e illusorio un mondo che non cada sotto i sensi materiali, ove tutto è materia e casualità, giungendo perfino a dubitare delle esperienze sottili sperimentate, ad avere la sensazione che dopo la morte del fisico terrestre tutto finisca e non vi sia altro che il nulla.
Tali lugubri sentimenti, prodotti dagli Ostacolatori, sono cosí reali, devastanti e distruggenti da far fuggire l’anima che si trova di fronte alla Soglia e da farla sprofondare negli abissi piú neri, e, se l’Io non è forte, paralizzare la volontà con la conseguente rotazione contraria del centro corrispondente, trasformando il coraggio in una paura cosí irrazionale da farla scendere fin nelle viscere e portando la coscienza umana a credere falsamente di perdersi irrimediabilmente nel nulla, provocandone cosí la frantumazione e la disintegrazione, coinvolgendo in ciò sia l’anima sia l’Io.
Solo sapendo richiamare e far risorgere nel proprio essere la forza adamantina del pensiero puro, realizzata tramite la disciplina iniziatica della via del pensiero, si supera questo difficile momento, e solo poggiandosi e donandosi all’Io Superiore, si riafferma in sé il Logos e si ricompone, atomo dopo atomo, la coscienza lacerata, richiamando cosí l’anima alla luce e restituendo forza e coraggio all’Io umano.
Questa prova si presenta piú volte nella via rosicruciana fino a che, grazie alle forze del Cristo, si è liberi dai ceppi con cui gli Ostacolatori vincolano e imprigionano nel mondo fisico e, non dubitando piú dell’esistenza dello Spirito e dei suoi mondi, si riconosce l’indissolubilità del proprio nucleo spirituale, superando cosí il senso della menzogna e della morte e affermando invece il senso della Verità e della Resurrezione. Tale presa di coscienza permette la discesa di forze novelle, le quali pervadendo i corpi, l’anima e lo Spirito, portano ad aver certezza che tutte le realtà, comprese quelle piú immediate del mondo fisico, non potrebbero esistere senza la Divinità.
Da questo momento si prende coscienza di essere un Io spirituale immerso nelle acque dell’esistenza fisica, e a causa di questa presa di coscienza si avverte il desiderio di essere come pescati per poter uscire dalle acque e, quando ciò avviene, si comprende che nello stesso istante si è pescato e pescatore. Il divincolarsi dell’Io inferiore, timoroso di perdere la coscienza fisica, dalla presa dell’Io Superiore e lo strappo nell’essere tirato fuori dalle acque è tutt’uno con l’espansione e l’estrazione della coscienza dal fisico attraverso la colonna vertebrale. Ciò comporta la presa di coscienza del punto di strappo, che corrisponde fisicamente all’intersezione tra l’asse verticale della spina dorsale e la linea orizzontale che unisce i reni, e dell’occulto filo di luce dell’argentea strada dei mondi spirituali. Questo punto è la sede della forza del volere comunemente fluente negli arti che, rendendosi indipendente dalla brama grazie alla luce astrale interna al pensiero puro, libera la propria corrente piú profonda chiusa nel corpo nella sfera dell’eros, riacquista la sua dynamis e, unitasi con la forza del pensiero puro, porta a manifestazione nella sede ritmica la natura cosmica dell’Io Superiore: il Grande Guardiano.
Parimenti, da qui ha inizio con l’espandersi della coscienza l’allargarsi dell’orizzonte esistenziale, inglobando nel suo campo di azione, oltre al mondo fisico, il mondo eterico, il mondo astrale e il mondo spirituale, acquisendo con ciò, grazie anche alla formazione e all’attivazione degli organi sottili, una piú completa, profonda e realistica visione della vita.

Giotto Pierrogi

Immagine: Raffaello «Madonna Sistina» (part.) Galleria Nazionale, Dresda

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