AcCORdo

Non si può penetrare una verità decisiva senza che sia mutato qualcosa nell’anima. Il cristallo è il simbolo del caos riordinato dagli Dei. Il pensiero può ripercorrere il processo di tale azione creatrice-ordinatrice. Il sentire vero, il sentire dell’Amore superno, o del Sacro Amore, risorge da un tale moto del pensiero: è un moto di pensiero e volontà: come sentimento in sé è corporeo, è natura gratuita, è sensazione facilmente ripetibile: non è il Sacro Amore. Non è fondato sullo Spirito. Dallo Spirito nasce come pensiero che muove nel moto d’Amore della propria Luce, come puro pensiero: è la vera forza dell’Amore.
Giungere prima al silenzio di tutto, al nulla, alla quiete, all’assoluta immobilità: indi sentire nel pensiero-imagine il moto di una vita redentrice: volere i pensieri redentori, volere tutto ciò che è offerta, redenzione, mutamento di pensiero, volerlo senza sentire nulla. Poi il sentire sorge come essere incorporeo, ma profondo, dell’anima. Cosí si prepara la forza del Sacro Amore.
Una corrente di Luce di Vita si accende nella coscienza per incontrare il momento, o l’occasione felice di determinati individui o di determinate situazioni. Dal sacrificio consapevole e confortato dal coraggio, dalla insistenza, dalla continuità, nasce la corrente di Vita della Luce, da cui scorre il prodigio dell’incontro.
Una nuova visione si dischiude, un nuovo sentiero mirabile dello Spirito: nuovo e tuttavia identico, perenne, originario. È il sentiero dell’“atarassia christica” portato alla sua ultima istanza, onde tutto l’umano è accettato come è, con i suoi errori, menzogne, aggressioni ecc., cosí che non afferri nulla dell’anima. Tutto è nulla: fuori di esso la realtà vera. Allora è contemplato come obiettività assoluta l’etere che si fa vortice dello Spirito e divora la materia, onde è ricreata la vita dall’essenza, dall’eterno: il prodigio dell’uomo novello, che affiora, ma indisgiungibile dal Sacro Amore.

Massimo Scaligero

da una lettera dell’aprile 1971 a un discepolo