Sotto sale

Costume

Sotto sale

Programma radio mattutino: in onda
un’intervista a uno scienziato emerito
professore semiologo e quant’altro,
insomma un concentrato di sapienza.
Il dotto intervistato mette in guardia
le autorità preposte alla salute
dei cittadini: ormai la tolleranza
degli inquinanti l’aria è a quota zero.
Ancora qualche anno di anidride
carbonica, sulfuri e benzoati,
e l’atmosfera del pianeta andrà
in tilt, privando in toto dell’ossigeno
le forme del vivente, un’ecatombe
che non risparmierà piante ed insetti.
Neppure smette di parlare il guru
di tanta scienza, che la radio emette
l’invito di una multinazionale,
costruttrice di auto, ad acquistare
un modello di Suv appena uscito,
che per disegno e prestazioni supera
di gran lunga ogni altro sul mercato:
velocità da fuoriserie, un mostro
da 1 a 100 metri in due secondi,
Roma-Firenze in poco piú di un’ora.
La radio non lo dice, ma gli ottani
bruciati dal portento a quattro ruote
(altro che inquinamento!), produrranno
appestanti ambientali ad alto rischio.
Il pianeta risulta affumicato
da emissioni letali di veicoli
che dovrebbero correre al Mugello
e invece caracollano in città,
veri destrieri dell’Apocalisse.
Ma gli interessi del petrolio e affini
trovano scuse per l’ipocrisia.
Si tentano sortite disperate,
espedienti dettati dal bisogno
di respirare l’aria di montagna
nella giungla d’asfalto cittadina.
Ed ecco allora che la fantasia
crea le spa dell’haloterapia:
rocce di sale giú dall’Himalaya
che vengono assemblate a riprodurre
in un contesto metropolitano,
magari in pieno centro di Milano,
una grotta con ioni tibetani.
Per evitare che la specie muoia,
ci toccherà finire in salamoia.

 

Il cronista