Fedeltà alla gratitudine

AcCORdo

Fedeltà alla gratitudine

     La quiete vera viene dal sentiero percorso nel nome del Signore: la realtà della Luce del Mondo, che procede attraverso tutti gli episodi del dolore e della ingiustizia umana, gli eventi quotidiani del male. Vederli come veicoli del Logos è il loro senso ultimo, per estrarre sempre da essi il messaggio del Christo. Tale è il senso delle ore vissute.

     Sempre con l’aiuto segreto, sicuro, profondo del Logos, uscire da una condizione di pericolo è l’inizio di una fede possente che capovolge tutti i valori. Tutto è giusto, anche se è ingiusto, perché è per essere giusto.

     L’antica natura ancora non aiuta questa connessione con il Logos, la contraddice. Perciò ogni giorno occorre cercare nel punto eterico sempre nuovo, ma secondo impulso identico, l’incontro con il Divino.

     Cosí nasce la nuova Terra: il corpo di luce, la cui potenza si accende come Amore dal cuore del­l’uomo. Ogni ora che passa, non passa, scompare nel flusso della vita che vince la necessità della morte, fiorendo come tale Amore. Ogni prova vittoriosa coopera a questa trasmutazione, ogni atto di generosità, ogni superamento del limite umano.

Fedeltà alla gratitudine     Continuità senza contraddizione, uguaglianza al proprio essere vero, insistenza nella donazione di sé assoluta e audacia: questo io credo il ruolino di marcia di questo periodo. Perché si superi il limite dell’umano-animale.

     Pazienza, comprensione, man­suetudine, accettazione di tutto: non essere feriti da nulla. Ricevo oggi un  II  libro di G. Szekely* sulla meditazione. Il  I  l’anno scorso era tutto il mio opus metodologico sul pensiero. Questo ora ricalca lo stesso percorso e appena mi cita: egli si fa maestro di pensiero, fa se stesso. Ma lo è realmente? Ciò dipende dal Mondo Spirituale. Tu sai tutto: ti manderò il libro. Sic vos non vobis…

     La fedeltà è l’espressione verace dello Spirito: la forza che dischiude l’autentico Sovrasensibile. Fedeltà al proprio Maestro, fedeltà all’amicizia, fedeltà alla gratitudine – il massimo segreto della liberazione – perché la gratitudine non sia un atto momentaneo.

 

Massimo Scaligero


*György Székely ha scritto libri di antroposofia con lo pseudonimo “Georg Kühlewind”.

 


Da una lettera del gennaio 1979 a un discepolo.