Variazione scaligeriana N° 100

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VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 100

 

«La virtú di risolvere il male e di sublimare il dolore umano, scaturita dal Logos mediante la vittoria sulla Morte, operò come Luce-folgore primordiale che rianimò la Terra, poté penetrare nella tenebra, senza annientare la Terra. Ne derivò tra l’altro la Pentecoste, cioè il potere della donazione umana della vita secondo la Resurrezione, onde cominciò l’opera dei trasformatori della Terra, capaci di seguire, mediante le forze del sentimento, il modello del Golgotha».

 

Massimo Scaligero, Iside-Sophia la dea ignota

Dipinto di Daniela d'Alessandro

Dipinto di Daniela d’Alessandro


 

Con l’Evento del Golgotha accadono in successione Resurrezione e Pentecoste per additare all’uomo in ricerca del Sé due sentimenti basilari per la guarigione: la speranza nella vita e la fiducia nella vita, due doni rispettivi frutto di un Sacrificio d’amore.

Paura di morire e paura di vivere vengono esorcizzati ogni giorno mangiando e bevendo.

La comunione del pane e del vino corrisponde al nutrimento dei due sentimenti per l’evoluzione del cuore.

 

Angelo Antonio Fierro