Epigenetica - La riscoperta della visione geothiana della vita

Biologia

Epigenetica - La riscoperta della visione geothiana della vita

DNA e RNADa quando si è scoperta la correlazione tra il DNA, i caratteri ereditari e tutti i caratteri psico-somatici, è iniziata l’epoca del trionfo della visione meccanicistica in biologia.

Tutto sembrava semplice: il DNA fa l’RNA, l’RNA fa le proteine e le proteine fanno noi (Francis Crick).

Tutto il resto erano dettagli: in quel DNA, all’interno del nucleo, stava il segreto della vita.

Una volta scoperto il codice che lega i nucleotidi che formano il DNA agli aminoacidi che formano le proteine, bisognava rintracciare i geni all’interno del DNA.

Logo Progetto Genoma Umano

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Il progetto “genoma umano” fu completato nel 2000.

Si erano rintracciati tutti i geni e ad ogni gene si era trovata la proteina corrispondente.

Le proteine sono alla base di tutti i nostri caratteri psico-somatici e quindi anche di tutte le nostre malattie.

Non solo sembrava che cosí si sarebbero potute prevenire o curare tutte le malattie, ma anche che si sarebbero potuti costruire uomini migliori, uomini con un corredo genetico perfetto. Come? Con la manipolazione genetica!

Sembrava che il 2000 sarebbe stato il secolo del trionfo dell’ingegneria genetica.

La manipolazione genetica poteva cambiare la vita sulla Terra secondo le esigenze volute dall’uomo, o meglio secondo le esigenze volute da alcuni uomini.

Le cose (fortunatamente) non stavano in questo modo.

Tra il genotipo (i geni dell’organismo) e il fenotipo (la sua manifestazione esteriore) doveva esserci in mezzo qualcos’altro.

Non solo l’ambiente può spiegare l’enorme plasticità di cui è dotato un organismo, non solo le mutazioni casuali possono spiegare l’evoluzione: nel vivente è presente una funzione che connette l’organismo all’ambiente mantenendo nel tempo le trasformazioni.

Spermatozoo e ovocitaPortiamo l’attenzione al processo di embriogenesi e osserviamo le trasformazioni che avvengono dalla prima cellula nata dal­l’incontro fra spermatozoo e ovocita (lo zigote) all’organismo adulto. Dal punto di vista genetico il DNA dello zigote è identico a quello di tutte le cellule (tra loro diversissime) che compongono l’organismo maturo.

Forma diversa ma identico genoma: come mai?

Osserviamo l’enorme diversità che possono avere due cellule dello stesso organismo, ad esempio il neurone lungo e magro e l’epatocita piccolo e grasso.

Stesso genotipo ma fenotipo diversissimo.

Come si spiegano queste differenze?

Con gli stessi mattoni si possono costruire edifici molto diversi! Con gli stessi punti luce si possono ottenere illuminazioni molto diverse a seconda di quali punti luce utilizzo e quali tengo spenti.

EmbriogenesiStiamo già parlando di epigenetica: il modo in cui viene regolata l’espressione dei geni.

Certo, i geni per essere espressi devono esistere, ma per poter esser attivi, ovvero per poter formare le proteine, devono essere espressi.

Tutta l’embriogenesi è un processo epigenetico in cui c’è una progressiva specializzazione delle cellule (differenziazione).

Tutta la metamorfosi alla base della vita è una continua regolazione dell’espressione genetica.

Questa regolazione epigenetica non solo si trasmette dalla cellula madre alla cellula figlia ma si trasmette da un organismo all’altro per via ereditaria.

EreditarietàInfatti l’ambiente può stimolare l’or­ganismo a modificare l’espressione dei geni (l’epigenetica appunto) e questo cambiamento lo possiamo trasmettere ai nostri figli (eredità epigenetica).

Mentre i cambiamenti genetici, le mutazioni, sono eventi casuali che avvengono nella completa passività del­l’organismo, la regolazione epigenetica è un processo attivo che viene fatto da parte dell’organismo in risposta all’am­biente.

Cogliere questa differenza fra la pas­sività propria del mondo inorganico, e l’attività propria del vivente, in cui si manifesta una entelecheia, sta la possibilità di fondare la nuova biologia e la Medicina etica.

Si è visto che nella maggior parte delle malattie la genetica può solo dare una predisposizione, ma è proprio l’epigenetica ad avere un ruolo rilevante.

EpigeneticaLa regolazione epigenetica è presente in tutte le fasi della vita: c’è una epigenetica ereditata dai nostri genitori, una regolazione epigenetica che avviene durante la vita intrauterina, ma esiste anche la possibilità di avere questa regolazione dell’espressione dei geni nel corso di tutta la vita.

Abbiamo quindi la possibilità di modificare, con il nostro comportamento, la predisposizione alle malattie.

Allo stesso modo, con il nostro comportamento inteso come dieta, stile di vita, ambiente in cui viviamo, abbiamo la capacità di trasformarci in maniera radicale.

Trasformazione spirituale del fisicoNon solo, abbiamo anche la possibilità di trasferire alcune di queste trasformazioni ai nostri figli.

Non soltanto le mutazioni casuali o l’ingegneria genetica hanno quindi la possibilità di trasformare radicalmente un organismo e quindi anche un essere umano.

La visione che ci offre l’epigenetica ci toglie dalla ineluttabilità della visione meccanicistica della vita e ridà al vivente la sua realtà di “essere attivo”.

Concezione goethianaAll’essere umano, con la sua capacità di avere uno Spirito immanente consapevole di Sé, offre la possibilità di plasmare il suo corpo secondo Amore e Libertà.

Si può dunque dire che nell’ambito della biologia si scontrano due visioni.

Da una parte la visione meccanicistica in cui valgono nel vivente le stesse regole del mondo inorganico: la trasmissione di forze tra un ente ed un altro.

Dall’altra parte la visione goethiana in cui nel vivente è presente un’entelecheia che si manifesta nel sensibile.

Da piú di un secolo prevale la visione meccanicistica e questo ha avuto serie conseguenze nella storia dell’uma­nità intera.

Pochi sono oggi gli esseri umani capaci di intuire la concezione goethiana del mondo.

 

Fabio Burigana