Gli organi extraterrestri della pianta

Botanima

Gli organi extraterrestri della pianta

Piante medicinaliLa pianta è costituita da un corpo fisico e da un corpo eterico. L’essere umano avvolge il suo nucleo spirituale (l’Io) con tre involucri: il corpo astrale (l’anima), il corpo eterico o corpo di vita, il corpo fisico. È dotato di quattro componenti, mentre la pianta ne ha soltanto due. Tuttavia, esiste qualcosa di psichico (animico) e di spirituale che appartiene alla pianta senza esserle incorporato: sono le sfere extra-corporee, eternamente non-nate, non incarnate, che volteggiano intorno al vegetale, che al piú lo sfiorano, ma che non penetreranno mai in esso. Essi fanno della pianta un essere “aperto al mondo”, un essere cosmico; gli danno la forza di raddrizzamento verticale, come all’uomo, ma dall’esterno, e non dall’interno. I contatti con l’esterno, le ferite, non fanno soffrire la pianta, né le procurano alcun piacere. Ciò nonostante “l’anima delle piante” (termine usato da Rudolf Steiner) gioisce constatando la meravigliosa armonia di tutte le forze terrestri e cosmiche nel mondo vegetale, e l’espressione esteriore di questa gioia è la fioritura. Ecco perché i fiori sono cosí riccamente differenziati. Ecco perché essi parlano alla nostra anima, facendo sí che un bouquet di fiori possa esprimere i sentimenti piú sottili. Alcuni popoli dell’Estremo Oriente hanno creato un’autentica arte di comporre i fiori: un’arte che ha avuto i suoi maestri e con cui i pittori hanno tramandato ai posteri i loro effimeri capolavori.

Per cui la pianta è, nonostante tutto, un essere quaternario, alla stregua dell’uomo, pur con le differenze che ho esposto. Ne risultano delle correlazioni che non abbiamo finora esposte. Per chiarirle, ricordiamo che il liquido si unisce di preferenza al corpo eterico, al mondo delle forze formatrici ‒ l’aereo all’animico astrale che lo modella in un “organismo gassoso”, ciò che permette all’anima d’incarnarsi ‒ e infine il calorico offre allo spirituale una possibilità d’incarnarsi, essendo l’Io e lo Spirito della stessa natura. Parallelamente, la pianta possiede un organismo per metà solido per metà liquido, ma essa non ha che degli abbozzi di organismo aereo e di organismo calorico, contrariamente all’uomo che ha nel suo corpo quattro stadi della materia. Per contro, tali abbozzi esistono nel regno vegetale grazie all’influenza dei domíni extracorporei di cui abbiamo parlato: sfera astrale e sfera dell’Io che agiscono sulla pianta dall’esterno. È grazie a ciò che si può praticare, con rimedi vegetali, una terapeutica dei quattro componenti  …sia riguardo alla piante particolari, sia per le famiglie di piante, ad esempio le Labiate, le Ombrellifere, le Cactacee, le Chenopodiacee (piante rispettivamente di natura ignea, aerea, acquosa, salina) tra molte altre.  …Qui occorre concepire un’idea audace e considerare la pianta come ciò che essa è in realtà, come l’ho ha già fatto Goethe: un essere “sensibile-sovrasensibile”. Occorre pensare a degli “organi vegetali extracorporei”: sono delle pure funzioni dinamiche che non hanno ancora un corpo fisico, e di conseguenza nessuna forma spaziale, nessuna collocazione in una parte qualunque dello spazio. Sono degli esseri sovra fisici, eppure agenti; piuttosto che delle “realtà” (Wirklichkeiten) nell’uso corrente del termine, sono delle “efficacità” (Wirksamkeiten).

Il processo creativo dell’universo ha compiuto un grande passo quando, superando il vegetale, ha interiorizzato tali sfere di efficacità esteriore nell’animale e nell’uomo, dove esse sono apparse sotto forma di organi interni. Tale evoluzione si è realizzata gradualmente, come si può osservare negli animali inferiori che presentano organi meno numerosi e piú primitivi, ma sono piú intensamente collegati al divenire cosmico e dipendenti dall’ambito terrestre, con il quale li si potrebbe dire “concrescenti”. Queste caratteristiche sono ancora piú vere nelle piante.

L’essere umano, all’inizio del suo sviluppo embrionale, passa anche lui attraverso una forma di esistenza che può definirsi vegetale: a tale stadio, nessun organo interno si è formato e tutti gli impulsi vengono dall’esterno, attraverso gli involucri dell’embrione. Ma la vita terrestre nel suo insieme ha anch’essa attraversato il suo stadio embrionale, precoce, che occorre rappresentarsi come assolutamente vivo: è un divenire in seno agli involucri materni del Tutto cosmico. Questo scritto si avvale della ricerca spirituale condotta sull’argomento da Rudolf Steiner, nelle sue opere La Scienza Occulta e I centri degli Antichi Misteri.

 

Wilhelm Pelikan


Selezione da: W. Pelikan  L’uomo e le piante medicinali.