Esoterismo del quotidiano: salutare e augurare

Biologia

Esoterismo del quotidiano: salutare e augurare

Salutare e augurareCome già detto nei miei articoli precedenti la biochimica è sostenuta e guidata dalla biofisica. Dietro la biofisica troviamo il “vuoto” ma è proprio da questo “vuoto” che traggono origine le correnti vitali che organizzano la biochimica e quindi gli organismi.

Questo “vuoto” extraspaziale ed extratemporale Bohm lo chiamava “realtà implicata” e corrisponde all’Akasha degli indiani, al mondo delle forze formatrici o eterico di Steiner, corrisponde anche ai “campi morfici” di Sheldrake.

Quindi si potrebbe dire che le correnti vitali hanno una doppia faccia: una rivolta allo spazio/tempo ed una rivolta al “vuoto”.

Dietro a questo “vuoto”, come ci insegnano le Tradizioni ma anche come Steiner ha osservato, esistono altri livelli di “vuoto” raggiungibili creando il vuoto del livello sottostante. Esistono sistemi per valutare queste correnti vitali e, con una certa pratica, è possibile valutare le manifestazioni esteriori delle alterazioni delle correnti vitali.

Attraverso la “percezione pura” è possibile osservarle direttamente.

Tutti gli stati patologici sono preceduti da alterazioni di queste correnti, ma anche situazioni animiche perturbate le alterano.

Da queste osservazioni potrebbe aprirsi una nuova visione della psicosomatica. Quanto detto fino a questo punto voleva introdurre l’argomento, da pochi sviluppato, della possibile alterazione delle correnti vitali da comportamenti che non rispettano lo “stato umano”.

Si può osservare che ogni menzogna provoca l’alterazione delle correnti vitali. Per “menzogna” non intendo solamente quella cosciente e voluta ma anche e sopratutto quella incosciente.

Il semplice parlare o pensare in maniera intellettuale senza aver riferimenti percettivi o concettuali per il corpo è una menzogna. Quella che Massimo chiama “dialettica” per il corpo è una menzogna: si osserva che le correnti vitali si alterano in tempo reale.

Allo stesso modo il semplice saluto che non sia accompagnato da un reale riconoscimento dell’altro è una menzogna. Nel momento del saluto ci deve essere la consapevolezza dell’esistenza dell’altro che è incarnato, qui ed ora.

Il saluto piú intenso, con maggior consapevolezza, diventa addirittura terapeutico in quanto migliora la dinamica delle correnti vitali in chi saluta e in chi viene salutato.

La consapevolezza dell’esistenza dell’altro deve accendere un sentire sottile: è meraviglioso che questo essere Spirituale si stia manifestando davanti a me ed io ho il privilegio di interagire con lui, seppure per pochi minuti.

Accedere a questa posizione interiore che non è dialettica né sentimentale, è possibile solo a chi si esercita quotidianamente al meditare secondo il canone del “Pensiero libero dai sensi”.

Arriviamo all’Augurio che deve sempre essere reale per diventare terapeutico. Se non è reale squilibra le correnti vitali. Augurare implica la personale connessione con lo Spirituale e cogliere nell’altro, ne sia o no cosciente, la sua connessione.

Purtroppo le morte rappresentazioni che ottenebrano la nostra mente rendono particolarmente difficile porgere gli auguri. Augurare è un atto magico in cui la persona che fa gli auguri fa da testimone alla connessione spirituale con l’altro che già esiste, e nel far questo accende il suo livello di “Verità”.

Questo si traduce, se l’augurio viene ascoltato, con una particolare attivazione delle correnti vitali che sempre sono sottoposte ai livelli di “Vuoto”piú alti.

E dopo tale premessa, auguri ai lettori dell’Archetipo!

 

Fabio Burigana