Liriche e arti figurative

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Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti - La porta delle sfere»

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – La porta delle sfere»



 

Malcút

 

amacaOgni giorno

apro gli occhi

e Malcút mi avvolge

in mille suoni

e con mille ombre

rendendo tutto

cosí tangibile:

dal confine netto

fra una cosa e l’altra,

alle curve e alle spezzate

di cui presto

ogni cosa si riveste.

Tutto torna in una sfera

dove il piccolo sta dentro

a qualcosa di piú grande.

Ma in questa Malcút

sento che gli anni

portano via

i colori dagli occhi

e che si affievolisce

sempre di piú

la voglia di correre.

Ma l’uomo trascinerà

la massa del suo corpo

ancora fino a notte fonda

dove lí, ormai libero da essa,

aleggerà nell’etere

dei mondi stellari

e farà ritorno a Casa.

 

Pietro Sculco



 

fioreD’amore il fiore

 

Fertile è la terra

su cui cresce il fiore dell’amore

e verde lo stelo del fiore.

Ghirlanda di ritmi ondulati il calice,

trilli di violino i pistilli.

Un canto melodioso attraversa la terra

e corre come musica nel gambo,

ai petali soffonde il suo vibrare;

compiuto infine si distende

lungo gli orli dell’ondante corolla.

 

Alda Gallerano



 

Mese di maggioMaggio

 

O maggio, maggio

benedetto maggio,

neppure Dio è bello come maggio

perché l’uomo non sa Dio

ma sa maggio

e maggio è l’uomo

bello come il cuore di Dio

bello come Dio

bello come il cuore di maggio.

 

Stelvio



 

Misterioso pensiero
Aprire il cuore

 

La vita è un mistero,

un sovrapporsi di immagini,

percezioni e avvenimenti

che si manifestano

per sbalordirci:

possono colmare i nostri occhi

di lacrime di gioia

o lacrime di dolore,

ci fanno oscillare

da un estremo all’altro

del nostro precario

equilibrio.

Apriamo il nostro cuore

per rielaborare l’insieme.

Riconosceremo allora

la libertà.

 

Rita Marcía



 

In coda

 

Credevamo di aver visto tutto in fatto di code: dopo i Bronzi di Riace, con accampati in sacco a pelo al Quirinale; l’apertura di McDonald a Piazza di Spagna; l’IPhone ultimo modello al Flaminio; ma di stupirsi non si finisce mai. Ed ecco il pollo fritto alla filippina mettere in fila i milanesi la scorsa Pasqua. O Tempura, o mores!

 

Fila per pollo a MilanoViviamo un tempo strano:

mentre si teme il crollo

del mondo, lí a Milano

la gente aspetta il pollo

fritto alla filippina

con la salsa speciale

vanto della cucina

ispanico-orientale.

Dall’alba c’è la fila

di gente che, composta,

sopporta la trafila

come fosse alla Posta.

Avere un buon governo

è come fare un terno.

Manca al debito un margine,

lo spread è una voragine

come le buche a Roma,

l’inflazione mai doma.

Campiamo tuttavia

con la gastronomia.

Al di là di ogni offesa,

finalmente coesa

l’Italia è una famiglia,

che sia fritta o alla griglia.

 

 

Egidio Salimbeni