- L’amore si consuma nel
tempo e quando il Millennio sarà finito l’amore tra gli uomini non
sarà piú che una parola priva di significato sulla quale si faranno
mille ricami, nel tentativo di scoprire l’antico valore. Chi
possederà ancora il dono dell’amore sarà visto come un diverso, un
sopravvissuto a una guerra combattuta da un popolo dalla vista corta,
contro il sentimento dell’amore. L’uomo non sarà piú capace di
sopportare niente, per questo diverrà sempre piú fragile e
dimenticherà la gioia di vivere.
- Mancheranno l’amore evangelico e la
fede: per questo il mondo andrà in rovina. Ci sarà la fede delle
parole, ma mancherà quella del cuore: e ci sarà una grande confusione
tra quello che fiorisce sulle labbra e quello che muore nel cuore.
- Nelle
chiese voleranno parole e tra gli uomini germoglieranno promesse, ma
parole e promesse rimarranno tali. Tra le pieghe della terra ci sarà un
dolore nascosto che uomini di chiesa e di scienza copriranno
diligentemente, perché i signori della terra, al servizio delle potenze
infernali, vogliono confondere le idee facendo credere ai pochi puri di
spirito che questo è il nuovo paradiso terrestre, il quale invece deve
ancora giungere sulla terra, e scenderà sulla Santa Madre Russia, nella
terra tra i due fiumi. Solo allora l’uomo nuovo scenderà dalle
montagne per vivere nell’amore e nella fede. L’amore sarà il pane
della vita e la fede la strada maestra che condurrà nell’unico porto
sicuro.