- Il delirio della terra
sarà l’ultimo segno. E l’uomo non lo capirà perché la sua
preoccupazione sarà quella di accumulare dell’oro. E quando l’oro
avrà il colore del sangue dirà che ha il colore delle rose.
- Il segno sarà l’avvertimento,
sarà la mano che vuole impedire la caduta nel baratro. Dopo il segno di
terra non ci saranno piú segni, perché non ci saranno piú baratri. La
strada dell’uomo non attraverserà piú foreste; la strada dell’uomo
sarà la strada della grande vita. E nella grande vita riuscirà a
trovare ciò che ha sognato senza raggiungere, ciò che ha chiesto senza
avere.
- La mia luce che illumina la
grande notte mi ha fatto vedere la strada dopo l’ultimo segno: un
lungo sentiero fiancheggiato da prati fioriti, con ruscelli colmi di
acque fresche dove bevevano assieme gli uomini, gli animali e le piante.
Tutto era pace e l’uomo camminava sorridendo; tutto era silenzio e gli
animali si cibavano dagli alberi colmi di frutti gustosi.
- Ma pochi uomini ho visto
superare l’ultima prova. Ho visto leoni schiantarsi sulla terra; ho
visto lupi schiacciarsi sulle rocce; ho visto giganti piangere sulla
polvere.
- E la strada era percorsa da
pochi uomini. Ma nessuno piú correva. E nessuno gridava. E nessuno
portava piú armi perché non c’erano piú nemici.
- Ecco, mi disse la voce
interna, cosí sarà l’ultimo tempo e cosí saranno gli uomini che
avranno conosciuto i segni e avranno superato le prove...