Febbraio
Il Segno del Mese:
Acquario
La regione dell'Acquario
è legata alla Gerarchia degli Angeli. Fra tutte le sostanze terrestri,
il loro essere ha una particolare relazione proprio con l'acqua. L'acqua
sulla Terra è il riflesso fisico della sostanza dell'etere cosmico,
dal quale sono formati i corpi eterici degli Angeli e degli uomini. Il
corpo eterico ha innanzitutto due qualità: in primo luogo la vita,
in secondo luogo la memoria. Per questo motivo nei racconti e nelle
leggende dei diversi popoli incontriamo l'immagine dell'«acqua viva»
o dell'«acqua della vita», come simbolo delle forze vivificanti
dell'etere cosmico. Nel libro «L'Iniziazione» Rudolf Steiner
parla dell'assunzione da parte dei discepoli spirituali di due bevande:
della memoria e dell'oblio, riferendosi con ciò alla seconda particolarità
o proprietà del corpo eterico (ritroviamo simili rappresentazioni
nella «Divina Commedia» di Dante dove, nel passaggio dal Mondo
delle Anime al Paese degli Spiriti, egli deve bagnarsi nelle acque di due
fiumi: della memoria e dell'oblio – nell'Eunoé e nel Lete).
Gli Angeli, a differenza degli uomini, hanno come arto inferiore non un
corpo fisico, ma un corpo eterico. Perciò Rudolf Steiner ne «La
scienza occulta» li chiama anche "figli della vita". Se essi volessero,
per loro propria volontà, crearsi una specie di corpo fisico, che
in loro è sempre il riflesso dei princípi spirituali dei
loro arti, l'elemento piú denso da cui potrebbero formarlo è
l'acqua. Questo legame della Gerarchia degli Angeli con l'elemento dell'acqua
risale all'epoca dell'antica Luna. Poiché l'antica Luna, sulla quale
essi passarono il loro stadio umano, consisteva unicamente di un elemento
acqueo, liquido. Allora gli Angeli profusero nell'organismo umano, che
ancora si trovava nello stadio animale della sua evoluzione, ciò
che poi divenne in esso sostanza del sangue e dei succhi: «Fu il
lavoro degli Angeli quello di far penetrare negli uomini questi succhi
del sangue». Anche il futuro Giove, sul quale l'uomo raggiungerà
lo stadio di Angelo, avrà come suo elemento piú denso l'acqua.
Sulla Terra, agli Angeli è affidata la missione di condurre il singolo
uomo attraverso le tappe successive delle sue incarnazioni. Essi «...
sono esseri vigilanti, che, per cosí dire, conservano la memoria
da un'incarnazione all'altra, mentre l'uomo stesso non è in
grado di farlo».
Nel cerchio dello Zodiaco il segno dell'Acquario rappresenta l'immagine
dell'uomo ideale, spiritualizzato. Su ciò si fonda il suo particolare
legame con la Gerarchia degli Angeli. Poiché ogni Angelo svela all'uomo
il suo ideale spirituale piú vicino, la meta a suo modo superiore,
ideale, delle sue aspirazioni spirituali: le cose stanno come se l'uomo,
fin dall'inizio del suo viaggio terreno, potesse levare lo sguardo verso
uno spirito sublime, che è il suo Modello, che può dominare
completamente il suo corpo astrale (l'immagine dell'Acquario, che versa
Acqua pura in piena pace ed armonia) e che gli dice: cosí tu devi
essere, quando un giorno uscirai da questa evoluzione terrena. E sia che
l'uomo levi il suo sguardo al suo sé superiore (Manas), cui egli
deve sempre piú rassomigliare, sia che levi lo sguardo al suo Angelo,
come al suo grande Modello, ciò è in sostanza la stessa cosa».
La possibilità piú prossima di avvicinarsi coscientemente
a questo alto ideale si aprirà di fronte agli uomini, se essi
non avranno fino ad allora iniziato un cammino personale di evoluzione
occulta, durante il sesto periodo di cultura, che si trova sotto il segno
zodiacale dell'Acquario.
(R.
Steiner, cit. in S.O. Prokofieff, Le dodici notti sante e le gerarchie
spirituali,
Ed. Arcobaleno, Oriago di Mira 1990)
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