L'Archetipo Anno III n. 4, Febbraio 1998

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Febbraio
Il Segno del Mese: Acquario

La regione dell'Acquario è legata alla Gerarchia degli Angeli. Fra tutte le sostanze terrestri, il loro essere ha una particolare relazione proprio con l'acqua. L'acqua sulla Terra è il riflesso fisico della sostanza dell'etere cosmico, dal quale sono formati i corpi eterici degli Angeli e degli uomini. Il corpo eterico ha innanzitutto due qualità: in primo luogo la vita, in secondo luogo la memoria. Per questo motivo nei racconti e nelle leggende dei diversi popoli incontriamo l'immagine dell'«acqua viva» o dell'«acqua della vita», come simbolo delle forze vivificanti dell'etere cosmico. Nel libro «L'Iniziazione» Rudolf Steiner parla dell'assunzione da parte dei discepoli spirituali di due bevande: della memoria e dell'oblio, riferendosi con ciò alla seconda particolarità o proprietà del corpo eterico (ritroviamo simili rappresentazioni nella «Divina Commedia» di Dante dove, nel passaggio dal Mondo delle Anime al Paese degli Spiriti, egli deve bagnarsi nelle acque di due fiumi: della memoria e dell'oblio – nell'Eunoé e nel Lete).
Gli Angeli, a differenza degli uomini, hanno come arto inferiore non un corpo fisico, ma un corpo eterico. Perciò Rudolf Steiner ne «La scienza occulta» li chiama anche "figli della vita". Se essi volessero, per loro propria volontà, crearsi una specie di corpo fisico, che in loro è sempre il riflesso dei princípi spirituali dei loro arti, l'elemento piú denso da cui potrebbero formarlo è l'acqua. Questo legame della Gerarchia degli Angeli con l'elemento dell'acqua risale all'epoca dell'antica Luna. Poiché l'antica Luna, sulla quale essi passarono il loro stadio umano, consisteva unicamente di un elemento acqueo, liquido. Allora gli Angeli profusero nell'organismo umano, che ancora si trovava nello stadio animale della sua evoluzione, ciò che poi divenne in esso sostanza del sangue e dei succhi: «Fu il lavoro degli Angeli quello di far penetrare negli uomini questi succhi del sangue». Anche il futuro Giove, sul quale l'uomo raggiungerà lo stadio di Angelo, avrà come suo elemento piú denso l'acqua. Sulla Terra, agli Angeli è affidata la missione di condurre il singolo uomo attraverso le tappe successive delle sue incarnazioni. Essi «... sono esseri vigilanti, che, per cosí dire, conservano la memoria da un'incarnazione all'altra, mentre l'uomo stesso non è in grado di farlo».
Nel cerchio dello Zodiaco il segno dell'Acquario rappresenta l'immagine dell'uomo ideale, spiritualizzato. Su ciò si fonda il suo particolare legame con la Gerarchia degli Angeli. Poiché ogni Angelo svela all'uomo il suo ideale spirituale piú vicino, la meta a suo modo superiore, ideale, delle sue aspirazioni spirituali: le cose stanno come se l'uomo, fin dall'inizio del suo viaggio terreno, potesse levare lo sguardo verso uno spirito sublime, che è il suo Modello, che può dominare completamente il suo corpo astrale (l'immagine dell'Acquario, che versa Acqua pura in piena pace ed armonia) e che gli dice: cosí tu devi essere, quando un giorno uscirai da questa evoluzione terrena. E sia che l'uomo levi il suo sguardo al suo sé superiore (Manas), cui egli deve sempre piú rassomigliare, sia che levi lo sguardo al suo Angelo, come al suo grande Modello, ciò è in sostanza la stessa cosa». La possibilità piú prossima di avvicinarsi coscientemente a questo alto ideale si aprirà di fronte agli uomini, se essi non avranno fino ad allora iniziato un cammino personale di evoluzione occulta, durante il sesto periodo di cultura, che si trova sotto il segno zodiacale dell'Acquario.

(R. Steiner, cit. in S.O. Prokofieff, Le dodici notti sante e le gerarchie spirituali,
Ed. Arcobaleno, Oriago di Mira 1990)


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