L'Archetipo Anno III n. 4, Febbraio 1998

PERSONAGGI

MUGGERIDGE E IL TERZO VIANDANTE

Malcolm Muggeridge, nato nel 1903, giornalista, scrittore e anchorman inglese, compí gli studi alla Selhurst Grammar School e al Selwyn College di Cambridge. Iniziò la sua carriera come lettore all'Università del Cairo prima di dedicarsi al giornalismo. Ha scritto per il «Guardian», il «Calcutta Statesman», l'«Evening Standard», il «Daily Telegraph» e l'«Observer»; dal 1953 al 1957 ha diretto «Punch».
Alfredo Cattabiani, nella sua presentazione al libro di Muggeridge Cristo riscoperto*, traccia un interessante profilo dell'autore: «...Come molti moderni, Malcolm Muggeridge fu allevato nel culto dei tre princípi del Distruttore: l'autosufficienza dell'umanità, l'attesa del regno dei cieli sulla terra e la filantropia, intesa come fine ultimo a cui ogni altro dev'essere subordinato. Nella psiche indifesa del giovane Muggeridge balenava la fiammeggiante Utopia: presto gli uomini, liberati dalle catene della religione e dello sfruttamento sociale, avrebbero conosciuto quella Felicità che fino allora era stata relegata nei cieli dagli ideologi della classe sociale dominante. Ma questo giardino arcadico, che di secolo in secolo viene proposto in forme e contenuti diversi alle anime deboli, rivela immancabilmente il suo vero volto a coloro che incautamente vi si avventurino. In Muggeridge la caduta degli ideali paterni non si è però tramutata in disperazione, bensí nel rifiuto di questa "falsa alternativa" e nella scoperta di Colui che dispensa la quiete.
Egli avverte, per averlo sperimentato nel corso degli anni, che la preoccupazione del Distruttore è di distogliere l'uomo dall'adorazione e da una vita ispirata alla contemplazione, eccitando la psiche con i vizi e inchiodando l'intelligenza esclusivamente a preoccupazioni mondane e umanitarie. Muggeridge spiega infine che in un primo tempo aveva sperato di trovare nella Chiesa cattolica una consonanza con le sue idee ma che, venendo in contatto con un certo ambiente cattolico "ufficiale", si è convinto che la Chiesa cattolica come istituzione sia in disfacimento e che in essa si siano insinuati i "dogmi" del Distruttore».
L'agnosticismo era un tratto caratteristico della vita di Muggeridge, laburista snob, intellettuale libertino, affabulatore televisivo, intervistatore anticonvenzionale. Questo fino al giorno in cui fu incaricato dalla B.B.C. di realizzare alcuni telefilm in Palestina. Lí avvenne qualcosa di imprevedibile. Il brillante e scettico giornalista di successo aveva appena finito di girare le riprese in Terra Santa con l'amico Allan Frazer quando dovette percorrere a piedi un tratto della strada che da Gerusalemme porta a Emmaus. Il Vangelo ci narra che su quella stessa strada il giudeo Cleofa camminava insieme a un amico ricordando episodi della crocifissione. Un terzo uomo li raggiunse, si affiancò a loro e prese parte alla conversazione. Arrivati a Emmaus, lo invitarono a consumare con loro la cena. Quando lo straniero spezzò il pane, capirono che si trattava del loro Salvatore. Anche Muggeridge e Frazer furono raggiunti da una terza persona.
La vita del giornalista è stata completamente trasformata da quell'incontro e si è dedicata a diffondere il Verbo a quegli stessi che da lui avevano accolto tutt'altro tipo di insegnamento. Ha tenuto conferenze presso Università, circoli culturali, stazioni televisive. Alla richiesta di narrare l'esperienza vissuta, spesso il suo racconto è iniziato con queste parole: «Vi dico che ovunque sia il cammino e quali che siano i viandanti, vi è sempre questa terza presenza, pronta a emergere dall'ombra e a dividere con voi la via polverosa e aspra».


*M. Muggeridge, Cristo riscoperto, Rusconi Ed., Milano 1972


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