MUGGERIDGE E IL TERZO VIANDANTE
Malcolm
Muggeridge, nato nel 1903, giornalista, scrittore e anchorman inglese,
compí gli studi alla Selhurst Grammar School e al Selwyn College
di Cambridge. Iniziò la sua carriera come lettore all'Università
del Cairo prima di dedicarsi al giornalismo. Ha scritto per il «Guardian»,
il «Calcutta Statesman», l'«Evening Standard»,
il «Daily Telegraph» e l'«Observer»; dal 1953 al
1957 ha diretto «Punch».
Alfredo Cattabiani, nella sua presentazione al libro di Muggeridge Cristo
riscoperto*, traccia un interessante profilo dell'autore: «...Come
molti moderni, Malcolm Muggeridge fu allevato nel culto dei tre princípi
del Distruttore: l'autosufficienza dell'umanità, l'attesa del regno
dei cieli sulla terra e la filantropia, intesa come fine ultimo a cui ogni
altro dev'essere subordinato. Nella psiche indifesa del giovane Muggeridge
balenava la fiammeggiante Utopia: presto gli uomini, liberati dalle catene
della religione e dello sfruttamento sociale, avrebbero conosciuto quella
Felicità che fino allora era stata relegata nei cieli dagli ideologi
della classe sociale dominante. Ma questo giardino arcadico, che di secolo
in secolo viene proposto in forme e contenuti diversi alle anime deboli,
rivela immancabilmente il suo vero volto a coloro che incautamente vi si
avventurino. In Muggeridge la caduta degli ideali paterni non si è
però tramutata in disperazione, bensí nel rifiuto di questa
"falsa alternativa" e nella scoperta di Colui che dispensa la quiete.
Egli avverte, per averlo sperimentato nel corso degli anni, che la preoccupazione
del Distruttore è di distogliere l'uomo dall'adorazione e da una
vita ispirata alla contemplazione, eccitando la psiche con i vizi e inchiodando
l'intelligenza esclusivamente a preoccupazioni mondane e umanitarie. Muggeridge
spiega infine che in un primo tempo aveva sperato di trovare nella Chiesa
cattolica una consonanza con le sue idee ma che, venendo in contatto con
un certo ambiente cattolico "ufficiale", si è convinto che la Chiesa
cattolica come istituzione sia in disfacimento e che in essa si siano insinuati
i "dogmi" del Distruttore».
L'agnosticismo era un tratto caratteristico della vita di Muggeridge, laburista
snob, intellettuale libertino, affabulatore televisivo, intervistatore
anticonvenzionale. Questo fino al giorno in cui fu incaricato dalla B.B.C.
di realizzare alcuni telefilm in Palestina. Lí avvenne qualcosa
di imprevedibile. Il brillante e scettico giornalista di successo aveva
appena finito di girare le riprese in Terra Santa con l'amico Allan Frazer
quando dovette percorrere a piedi un tratto della strada che da Gerusalemme
porta a Emmaus. Il Vangelo ci narra che su quella stessa strada il giudeo
Cleofa camminava insieme a un amico ricordando episodi della crocifissione.
Un terzo uomo li raggiunse, si affiancò a loro e prese parte alla
conversazione. Arrivati a Emmaus, lo invitarono a consumare con loro la
cena. Quando lo straniero spezzò il pane, capirono che si trattava
del loro Salvatore. Anche Muggeridge e Frazer furono raggiunti da una terza
persona.
La vita del giornalista è stata completamente trasformata da quell'incontro
e si è dedicata a diffondere il Verbo a quegli stessi che da lui
avevano accolto tutt'altro tipo di insegnamento. Ha tenuto conferenze presso
Università, circoli culturali, stazioni televisive. Alla richiesta
di narrare l'esperienza vissuta, spesso il suo racconto è iniziato
con queste parole: «Vi dico che ovunque sia il cammino e quali che
siano i viandanti, vi è sempre questa terza presenza, pronta a emergere
dall'ombra e a dividere con voi la via polverosa e aspra».
*M. Muggeridge,
Cristo riscoperto, Rusconi Ed., Milano 1972
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