L'Archetipo Anno III n. 3, Gennaio 1998

Gerarchie

Gli Arcangeli

MICHELE

Michele è il supremo degli Arcangeli. Rudolf Steiner lo attesta nella sua conferenza di Stoccarda del 18 maggio 1913 L'impulso di Michele e il mistero del Golgota. Lo sviluppo dei singoli popoli, cosí come quello delle stirpi, è sotto il dominio degli Arcangeli, alcuni dei quali, dall'epoca del Cristo in poi, hanno assunto la direzione della progrediente civiltà. I loro nomi sono: Orifiele, Anaele, Zacariele, Raffaele, Samaele, Gabriele, Michele. L'epoca di cultura terminata nell'ultimo terzo del secolo scorso è stata diretta dall'Arcangelo Gabriele. In essa le Gerarchie hanno lavorato all'elaborazione delle sottili strutture del cervello anteriore atte alla comprensione intellettuale di ciò che i sensi percepiscono. Nell'epoca attuale, invece, una grande quantità di saggezza e di conoscenza deve penetrare dai mondi sovrasensibili nell'evoluzione della Terra: "sono state aperte le porte" perché dall'alto possano essere accolte direttamente dai mondi spirituali Immaginazioni, Ispirazioni e Intuizioni. Sappiamo che forze possenti tentano di contrastare con tutti i mezzi questa possibilità di evoluzione della civiltà umana, ma Michele combatte contro di esse affinché l'uomo conquisti la giusta ricettività animica per la saggezza spirituale. Tale saggezza spirituale deve divenire la nota caratteristica dell'anima umana. Perché questo accada sarà necessario progredire nel pensare attivo e nella comprensione della Scienza dello Spirito. L'uomo deve oggi iniziare a ricordare le sue vite precedenti, non tanto come seguito di avvenimenti, quanto come vita dell'anima, e questo potrà essere attuato esclusivamente con la disciplina occulta. Se nell'incarnazione precedente l'uomo non avrà elaborato il suo pensiero in modo da afferrare l'essenza animica, non potrà riandare con la memoria alle esperienze passate. Egli avrà gli organi animici per ricordare ma non avrà nulla da ricordare. Sarà necessaria per l'anima umana una sempre maggiore comprensione del mondo sovrasensibile, affinché tanto la personalità umana quanto l'energia delle sue azioni risultino dalla forza del contenuto tratto da esso. L'uomo deriva tuttora le proprie concezioni del mondo dalle scienze naturali. L'impulso di Michele farà sí che in futuro tali concezioni vengano derivate dalle ispirazioni del mondo spirituale. Pur appartenendo alla schiera degli Arcangeli, essendo fra essi il piú avanzato, Michele ascende al rango di Archai, divenendo Spirito del Tempo, Entità guida per l'umanità intera.


Gli esseri sono stati creati con il bisogno di istruirsi, poiché non conoscevano nulla. Dio non ha nulla di nascosto per i Suoi figli. Quand'anche non conoscessero nulla, saprebbero tutto ciò che è loro utile sapere senza aver studiato. Egli dà loro dei lumi e delle conoscenze man mano che essi si sforzano di vivere secondo la Sua legge. Nessuno può andare in Cielo se non conosce tutto. Dobbiamo perciò conoscere tutto, i mondi perduti nello spazio come il nostro. Bisognerà dunque che ci andiamo, a meno che Dio non ci esoneri da questo compito. Il nostro spirito, sviluppandosi, potrà estendersi fino a quei mondi e viverci.

Maître Philippe
A. Hael, Vita e parole di Maître Philippe, Edel, Roma 1988


Torna al sommario