L'Archetipo Anno III n. 7, Maggio 1998

DietEtica

CURA DEL CORPO FISICO

...Perché il corpo sia veramente uno strumento utile, bisogna imparare come regolarsi nei suoi riguardi. Particolare importanza riveste la dieta. Prendiamo ad esempio la questione del vino o dell'alcol in genere. ...Non è possibile esperienza spirituale genuina e completa se si assume dell'alcol. L'alcol crea nel sangue un antagonista dell'Io: il veicolo dell'Io, nel corpo fisico, è il sangue e se si assimila dell'alcol si rischia di immettere nel sangue un elemento anti-Io, che si oppone all'autonomia dell'Io: una specie di neutralizzatore fisico dell'esperienza spirituale. Se tendiamo a renderci strumenti dell'Io superiore in questo modo annulliamo ogni sforzo. È anche possibile avere esperienze malgrado l'alcol o magari grazie all'alcol, ma la natura di queste esperienze sarà sempre medianico-passiva e transitoria. Anche l'assunzione di una piccola quantità di alcol, come quella impiegata nella preparazione di alcuni cibi, è dannosa e impedisce l'esperienza spirituale interiore.
In diversa misura altri cibi esercitano una certa influenza. La maggior parte delle scuole occulte sconsiglia l'uso frequente della carne, ma è insito nel progresso stesso della disciplina sentire spontaneamente, ad un dato momento, di poterne fare a meno: si comincia a provare come una repugnanza, un naturale disgusto. La carne è veicolo di forze particolari che agiscono sull'astralità umana favorendo l'irregolare autonomia di certe condizioni del corpo astrale.
Ma vi è dell'altro: le forze del ricambio sono forze di ordine spirituale che, con la dieta prevalentementecarnea, rimangono inattive, pressoché paralizzate, mentre con una dieta piú vegetariana si dà loro modo di attivarsi, di compiere quella misteriosa trasformazione che eleva il vegetale al gradino che gli è superiore. Questa trasformazione non può compiersi con la carne perché l'animale, già di per sé, rappresenta un livello superiore al vegetale; quelle forze rimaste inattive nell'organismo, in quanto non adoperate, diventano elemento di disordine, mentre la loro azione dovrebbe esplicarsi in senso favorevole al nostro sviluppo. Vi sono inoltre dei cibi che risentono direttamente dell'influenza della terra e del cosmo: su taluni agiscono di preferenza forze di natura solare, su altri forze terrestri. I funghi, per esempio, e i legumi in genere (piante con baccelli) si sottraggono alle forze solari, arance e pomodori ne sono invece impregnati. Si dovrebbe perciò dare preferenza a questi cibi solari, non perché negli altri vi sia qualcosa che paralizzi, ma qualcosa che può ritardare, come in questi vi è qualcosa che può aiutare. Se è giusto infatti tenere i piedi per terra, è altrettanto giusto non dimenticare la devozione per quelle forze che trascendono la terra e che completano la nostra essenza di esseri umani. Se si vuol seguire la disciplina interiore, anche per quel che riguarda la cura del corpo, è naturale, oltre che utile, porsi nelle migliori condizioni.

Giovanni Colazza

G. Colazza, Dell'Iniziazione, Tilopa, Roma 1992


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