...Perché
il corpo sia veramente uno strumento utile, bisogna imparare come regolarsi
nei suoi riguardi. Particolare importanza riveste la dieta. Prendiamo ad
esempio la questione del vino o dell'alcol in genere. ...Non è possibile
esperienza spirituale genuina e completa se si assume dell'alcol. L'alcol
crea nel sangue un antagonista dell'Io: il veicolo dell'Io, nel corpo fisico,
è il sangue e se si assimila dell'alcol si rischia di immettere
nel sangue un elemento anti-Io, che si oppone all'autonomia dell'Io: una
specie di neutralizzatore fisico dell'esperienza spirituale. Se tendiamo
a renderci strumenti dell'Io superiore in questo modo annulliamo ogni sforzo.
È anche possibile avere esperienze malgrado l'alcol o magari grazie
all'alcol, ma la natura di queste esperienze sarà sempre medianico-passiva
e transitoria. Anche l'assunzione di una piccola quantità di alcol,
come quella impiegata nella preparazione di alcuni cibi, è dannosa
e impedisce l'esperienza spirituale interiore.
In
diversa misura altri cibi esercitano una certa influenza. La maggior parte
delle scuole occulte sconsiglia l'uso frequente della carne, ma è
insito nel progresso stesso della disciplina sentire spontaneamente, ad
un dato momento, di poterne fare a meno: si comincia a provare come una
repugnanza, un naturale disgusto. La carne è veicolo di forze particolari
che agiscono sull'astralità umana favorendo l'irregolare autonomia
di certe condizioni del corpo astrale.
Ma vi è dell'altro: le forze del ricambio sono forze di ordine spirituale
che, con la dieta prevalentementecarnea, rimangono inattive, pressoché
paralizzate, mentre con una dieta piú vegetariana si dà loro
modo di attivarsi, di compiere quella misteriosa trasformazione che eleva
il vegetale al gradino che gli è superiore. Questa trasformazione
non può compiersi con la carne perché l'animale, già
di per sé, rappresenta un livello superiore al vegetale; quelle
forze rimaste inattive nell'organismo, in quanto non adoperate, diventano
elemento di disordine, mentre la loro azione dovrebbe esplicarsi in senso
favorevole al nostro sviluppo. Vi sono inoltre dei cibi che risentono direttamente
dell'influenza della terra e del cosmo: su taluni agiscono di preferenza
forze di natura solare, su altri forze terrestri. I funghi, per esempio,
e i legumi in genere (piante con baccelli) si sottraggono alle forze solari,
arance e pomodori ne sono invece impregnati. Si dovrebbe perciò
dare preferenza a questi cibi solari, non perché negli altri vi
sia qualcosa che paralizzi, ma qualcosa che può ritardare, come
in questi vi è qualcosa che può aiutare. Se è giusto
infatti tenere i piedi per terra, è altrettanto giusto non dimenticare
la devozione per quelle forze che trascendono la terra e che completano
la nostra essenza di esseri umani. Se si vuol seguire la disciplina interiore,
anche per quel che riguarda la cura del corpo, è naturale, oltre
che utile, porsi nelle migliori condizioni.
G.
Colazza, Dell'Iniziazione, Tilopa, Roma 1992
|