
L'alta cavalleria del Medio Evo ha avuto per ideale segreto e supremo
la realizzazione dello Spirito, non secondo un atteggiamento di devozione
sentimentale e di semplice misticismo, ma secondo uno stile di fierezza
ardimentosa e di eroicità trasfigurante, ispirato da nascoste e
prudenti correnti esoteriche. Non i costumi esteriori della cavalleria
sacra possono essere vissuti oggi, bensí quelli interiori. Si può
sempre risuscitare il senso di essere uomini nobilmente superiori e non
contaminabili, inflessibili, eretti al di sopra di ogni compromesso e di
ogni patteggiamento con se stessi e con gli altri, strenuamente fedeli
al proprio ideale, irresistibili nel realizzarlo, silenziosi emanatori
di luce, veri trasmutatori di se stessi e degli altri. Si può riuscire
ad essere portatori di un fuoco sacro in mezzo a coloro che non ne sono
capaci e che non possono intenderlo; ad essere suscitatori di energie pure,
disinteressate, libere... Sí, bisognerebbe riuscire a ridare al
mondo il senso della potenza spirituale e della gerarchia tradizionale
dei valori, cose queste cui molti anelano inconsciamente, cui tendono indarno
travolti dalla società moderna. Per dare pace e ordine al mondo
occorrerebbe che sorgessero degli individui qualificati, dei veri Capi
non politici ma spirituali, capi in virtú di irreducibili qualità
di vita, di una esemplare perfezione interiore. E quando questa élite
di siffatti uomini superiori fosse fortemente costituita, senza dubbio
la sua azione educherebbe la gente in modo nuovo, trasformerebbe la struttura
sociale attuale, travolgerebbe la folle legge del dispotismo collettivo,
del denaro e della macchina, squarcerebbe la tenebra del materialismo che
dovunque imperversa. Tutto allora tornerebbe ad animarsi e a cantare, a
liberarsi gioiosamente nel simbolo, nel rito sacrale, nel sacrificio trascendente,
nell'eroismo luminoso, nell'affermazione della gerarchia spirituale, nella
invitta luce solare... Ma purtroppo tutto ciò è considerato
un sogno e oggetto di derisione da parte degli uomini profani e sarà
sempre un sogno finché non ci saranno molti individui – predestinati
a seguito di esperienze di precedenti vite – capaci di riprendere contatto
con i poteri trascendenti... Se non ci saranno presto, il mondo precipiterà
ancora di piú nella corruzione e nella disperazione, e già
i segni sono evidenti...
P.M. Virio, Il Segreto del Graal,
Rocco Editore, Napoli 1955
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