Marzo
Il Segno del Mese:
Pesci
La prima relazione
fra la regione zodiacale dei Pesci e l'essere stesso dell'uomo può
diventare piú comprensibile per noi se prendiamo in considerazione
quanto segue. Il livello di evoluzione a cui si trovava l'uomo quando,
nel mezzo dell'epoca Iperborea, il Sole si separò dalla Terra, è
legata all'immagine del pesce. Allora il sole non splendette piú
spiritualmente dall'interno degli esseri terrestri, ma li illuminò
soltanto dall'esterno. Questa situazione viene descritta da Rudolf Steiner
con le seguenti parole: «Venne poi il momento in cui il Sole si staccò
dalla Terra. Egli se ne separò e la sua luce ricadeva dall'esterno
sulla Terra. All'interno dell'uomo allora si fece buio. Era l'inizio della
sua evoluzione verso quel punto dei tempi futuri, in cui dovrà ritrovare
dentro di sé lo splendore della luce interiore. L'uomo doveva imparare
a riconoscere con i suoi sensi esteriori gli oggetti della terra. Egli
evolverà fino al punto in cui al suo interno nuovamente arderà
e risplenderà l'uomo superiore, l'Uomo-Spirito. Dalla Luce, attraverso
le tenebre, alla Luce, questo è il percorso dell'evoluzione dell'Umanità.
Il Pesce simbolizza proprio questa evoluzione. Le Forze della regione dello
Zodiaco che gli corrispondono irradiavano i loro influssi quando l'Essere
del Cristo lasciò la Terra insieme al Sole. Ed esse saranno di nuovo
attive quando nell'uomo, che avrà conquistato con dura lotta nell'oscurità
dell'anima la libertà individuale, inizierà a sorgere nuovamente
il Sole Spirituale interiore; quando il Cristo, unitosi all'evoluzione
della Terra attraverso il mistero del Golgota, progressivamente risveglierà
nell'anima umana l'uomo superiore solare. Soltanto con l'inizio del suo
risveglio l'umanità si avvierà a divenire la Decima Gerarchia,
si avvierà sulla via di realizzazione di quella meta che le è
predestinata dall'Universo. L'inizio di questa epoca cade precisamente
ai giorni nostri, che sono di nuovo sotto il segno dei Pesci; l'umanità,
sotto la direzione dell'arcangelo Michele che la guida attualmente, deve
gradatamente giungere all'esperienza eterica del Cristo, come Sole interiore
dell'anima. Perciò il simbolo dei Pesci presso i primi cristiani
indica non soltanto l'epoca in cui il Cristo lasciò la Terra insieme
al Sole, ma anche, in modo profetico, quel tempo in cui il Cristo risplenderà
nuovamente come un Sole nell'anima dell'uomo, ormai libero e pienamente
cosciente. Allora il Cristo stesso condurrà quell'anima al suo supremo
scopo, diventare Decima Gerarchia, permettendole di nuovo, ma questa volta
in modo pienamente cosciente, di entrare a far parte, come anello conclusivo
in qualità di Decima Gerarchia, del grande tutto delle Gerarchie.
Ritroviamo cosí l'Alfa e l'Omega di tutta l'evoluzione umana nel
segno dei Pesci, segno che esprime la vera essenza dell'essere umano, l'Anthropos.
Perciò nelle scuole esoteriche o nelle comunità dove si aveva
coscienza di questa futura destinazione dell'umanità, e dove si
cercava la strada per realizzarla, si incontra sempre il simbolo dei Pesci.
Per esempio: i discepoli piú vicini al Cristo Gesú erano
pescatori, perché dovevano costituire il primo embrione della futura
umanità come Decima Gerarchia. «Il Cristo Gesú attira
verso di sé tutti coloro che 'cercano pesci'. Perciò tutti
i suoi primi Apostoli erano pescatori», dice a questo proposito Rudolf
Steiner. A questo alludono le parole del Cristo medesimo, quando si rivolge
a Pietro dicendo: «D'ora in poi sarai pescatore di uomini».
(Luca 5,10). In questo senso va compreso il fatto che nella tradizione
esoterica cristiana il custode del Graal riceveva il nome di Re Pescatore
(Fischerkönig).
(R.
Steiner, cit. in S.O. Prokofieff, Le dodici notti sante e le gerarchie
spirituali,
Ed. Arcobaleno, Oriago di Mira 1990)
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