gli
alchimisti indicavano le tre forze cosmiche che, come ci fa conoscere la
Scienza dello Spirito, nell’uomo si esprimono mediante il sistema neurosensoriale
(pensare), il sistema ritmico (sentire) e il sistema del ricambio e del
movimento (volere).
I tre sistemi, collegati alle relative facoltà animiche, svolgono
la loro attività a partire principalmente dai centri anatomici predisposti,
che sono: per il pensare la testa, per il sentire il torace (cuore e polmoni),
per il volere l’apparato deputato al movimento e gli organi metabolici.
È comunque molto importante comprendere che i sistemi non vanno
concepiti solo in termini anatomici, ma in termini di “processi” e per
questo irraggianti, ognuno dal suo centro anatomico, in tutto l’organismo.
Lo stato di salute è mantenuto dall’equilibrio tra le tre sfere,
dove il processo Mercurius è mediatore, tramite il ritmo
polso-respiro, tra i processi di salificazione, che hanno carattere freddo,
catabolico, degenerativo e sclerotizzante, e quelli di sulfurizzazione,
che hanno invece carattere caldo, anabolico, rigenerativo e infiammante.
Tutte le patologie nascono dal predominio di Sal o di Sulfur,
e questi due processi possono anche alternarsi nei modi piú vari
in un singolo individuo, o anche in una singola patologia.
Tramite l’elemento musicale possiamo conoscere se in un essere umano
prevale uno dei tre processi, tenendo presente che il prevalere di Mercurius,
in genere, non significa salute dovuta all’equilibrio, ma al contrario
incapacità di compensazione e mediazione con conseguenti e continui
sbalzi tra periodi di carattere neurastenico(1),
e periodi di carattere isterico(2).
Per conoscere la realtà musicale di un individuo, gli si fanno
creare delle composizioni musicali usando le “piastre sonore” (metallofono
i cui elementi sonori sono separati, ognuno col suo supporto, consentendo
cosí la ricerca dei suoni adatti per “costruire” semplici melodie).
I due sistemi principali che vengono usati per le composizioni sono il
pentatonico:

e il modale, che rappresenta all’incirca il téleion, o sistema
perfetto, dell’antica Grecia:
Quando le melodie procedono in direzione discendente, denotano un carattere
di tipo Sal, dato dalla predominante attività sistolica del
cuore(3):
La diastole cardiaca caratterizza, invece, la qualità Sulfur
e ispira melodie ascendenti:
L’equilibrio tra diastole e sistole (Mercurius) si rivela nelle
melodie che iniziano e terminano sullo stesso suono o, al massimo, il primo
e l’ultimo suono formano un intervallo di quarta:
Il canto gregoriano si muove spesso in questa dimensione “mercuriale”,
e particolarmente l’Amen finale porta forze nel sentire.
Vedremo nell’ulteriore svolgimento di questo lavoro come attraverso
le composizioni nell’ambito del sistema pentatonico si possono individuare
gli elementi (terra, acqua, aria, fuoco) dominanti in un individuo, e come
queste ci danno anche indicazioni in merito alla tripartizione:
Le composizioni modali, illuminandoci intorno ai vari rapporti tra
le forze planetarie agenti nell’essere umano, evidenziano le unilateralità
delle tre facoltà animiche. Nella dinamica sistolica le forze di
Saturno(4) veicolano i processi Sal
e quelli della Luna(5) i processi Sulfur,
mentre nella dinamica diastolica si evidenzia il contrario:
Le forze del Sole(3), al centro, sono
mediatrici tra Saturno e Luna, e quindi rappresentano processi di tipo
Mercurius:
Ulteriori approfondimenti riguardo all’uomo tripartito si possono ricavare
dalla conoscenza degli intervalli musicali dominanti nelle composizioni,
ma questo lo tratteremo nella parte dedicata agli intervalli.
Una volta messi in luce i rapporti fra le tre facoltà dell’anima,
i relativi sistemi e i centri anatomici collegati, possiamo operare terapeuticamente
mediante l’elemento musicale aiutando le forze di autoguarigione. In modo
non schematico ma creativo proponiamo al paziente degli elementi musicali
da cantare, da eseguire (con strumenti adatti allo scopo) o da ascoltare,
che vanno a bilanciare le unilateralità rilevate.
L’attività terapeutica musicale si svolge sia in modo omeopatico
sia allopatico, a seconda dei casi e anche dei sistemi musicali adoperati.
Un’azione positiva la si può ottenere collegando il paziente alla
musica in modo omeopatico e poi ulteriormente sviluppando le forze carenti,
metamorfosando l’azione omeopatica in quella allopatica. Per esempio, i
pazienti con predominanza di Sal devono praticare principalmente melodie
ascendenti o passaggi da melodie discendenti a melodie ascendenti. Allo
stesso modo si opera con gli altri elementi che abbiamo esposto, tenendo
presente che con il sistema pentatonico si deve agire soprattutto in senso
omeopatico. Svariate dimensioni musicali scaturiscono ancora dalle tre
forze animiche come, per esempio, il collegamento tra pensare, sentire
e volere con la melodia, l’armonia e il ritmo, o il nascere degli strumenti
musicali come espressione dell’uomo intero e tripartito. Gli strumenti
a fiato (legni) ci conducono a sperimentare i suoni soprattutto mediante
la testa, quelli ad arco mediante il petto e quelli a percussione ci portano
nella sfera delle membra e del ricambio. Ci sono poi, naturalmente, molti
strumenti che rappresentano una transizione fra le sfere animiche o anche
la sintesi dei tre processi cosmici.
Immagine: I musici
- Timpani, viola, corno, triangolo, liuto e cornamusa.
Miniatura della Bibbia di Olomouc, 1417
|