La guida spirituale è un uomo di esperienza, che ad uomini liberi indica la strada affinché anch’essi facciano esperienza del vasto mondo. Ma ognuno deve camminare con le proprie gambe.
Il buon padre non vuole portare in braccio il suo bambino per tutta la vita, ma vuole che si alzi in piedi e cammini e che un giorno esca dalla sua casa.
Oggi ci troviamo all’inizio di una strada. Con gli occhi vediamo fino alla prima curva e per svoltare abbiamo da sviluppare sensi nuovi, altrimenti il mondo oltre la siepe rimarrà sempre oggetto di vana fede.
Vi sono dei punti di svolta della storia in cui una illuminazione della mente orienta il destino futuro della civiltà e capovolge i rapporti materiali di potenza. Nell’alta antichità l’apparizione folgorante delle genti arye molto dovette a una “idea”: il carro di battaglia. Semplice e geniale intuizione che fondeva la forza del braccio del guerriero alla velocità del suo cavallo. E gli Hittiti fecero tremare i grandi regni della Mesopotamia e dell’Egitto non per il numero, né per la forza bruta, ma per una conoscenza segreta. I fabbri hittiti, questi terribili maghi dell’antichità, conoscevano il segreto dell’estrazione del ferro dal grembo della Terra.
In tempi a noi piú vicini, non si comprenderebbe la forza della civiltà occidentale senza la scienza della natura che si accese nella mente dei filosofi-astrologi-maghi del Rinascimento. Dall’intelligenza scientifica discende la potenza della tecnologia, dunque la ricchezza e l’espansione delle nazioni occidentali.
Quando l’intelligenza guarda il mondo, il volto stesso della Terra sorride. Cosa sarebbe il petrolio senza le idee degli ingegneri dell’Ottocento? Acqua sporca, nera, buona per accendere il fuoco nei deserti. La scienza della natura ha trasformato un veleno in ricchezza energetica.
Oggi siamo ad un altro punto di svolta. La Scienza dello Spirito può dare agli uomini la coscienza delle loro forze interiori. Una nuova storia ne seguirà.
L’animale è immerso nella grande Intelligenza dell’Universo. Per tale motivo gli uccelli migratori si spostano senza errori e gli insetti sociali costruiscono piccoli Stati articolati in tre caste. In tempi remoti anche l’uomo attingeva da quella fonte kosmica di forze e di conoscenze. Quando la sua strada e la strada degli esseri animali non si erano ancora divaricate.
Di quell’antico passato sono rimaste tracce fin nei tempi storici: gli sciamani indiani con il capo ricoperto di penne; i capi tribú ricoperti di pelle di leone. Gli elmi taurini dei guerrieri vikinghi.
Nelle iniziazioni giovanili il ragazzo veniva posto in contatto con le impetuose forze kosmiche che in natura si manifestano nelle forme animali: cosí i ragazzi romani e quelli germanici diventavano “Lupi” ed altri “Orsi”, “Leopardi, “Dragoni” (e “Falchi” e “Leoni” sono ancora oggi nomi usuali delle Compagnie militari). Cosí essi recuperavano forze primigenie di conoscenza e di azione.
Ma le strade dell’uomo e degli animali debbono separarsi. L’uomo esce dalla natura e si spoglia delle forze animali, mentre al centro della fronte si accende la forza del pensiero individuale.
La razionalità umana si afferma come potere sovrano sulle passioni. Il leopardo corre e non si chiede perché, ogni vera azione umana nasce invece da un comando della mente.
L’arte greca raffigura l’uomo nella sua splendida nudità. Come il “corpo del leone” è la manifestazione di un impulso animico, cosí il corpo dell’uomo – la cosa piú sacra presente in natura – è la rappresentazione della forza-pensiero. Del Logos. Non a caso Fidia scolpisce l’“Apollo” negli anni in cui Empedocle e Anassagora sviluppano il pensiero razionale. E nel Rinascimento italiano Michelangelo scolpisce il Davide quando fiorisce la filosofia umanistica e la scienza della natura. Ma quando l’armonia del pensiero si oscura anche la forma umana si corrompe. Ecco perché vediamo intorno a noi sempre piú persone che saltellano e digrignano i denti come le scimmie.
Vi sono molti modi per danneggiare il corpo umano in maniera grossolana, ad esempio respirare a pieni polmoni l’anidride carbonica di una macchina. Vi sono poi modi piú sottili, ad esempio soffermarsi con ossessione su alcuni pensieri: che l’uomo sia lo sviluppo di una scimmia. Mentre è vero il contrario.
Che gli organismi viventi siano generati dal caso. Mentre essi sono distrutti dal “caso”.
Che tutta la storia sia manovrata da interessi economici.
Che la psiche sia dominata da forze inconsce non dominabili.
Che la verità sia contenuta nelle lettere di un Libro. Quasi che la verità sia una frase, e non un’esperienza.
Il corpo risente fisicamente di queste fissazioni del pensiero, come in una malattia psicosomatica. A lungo andare il materialismo produce una calcificazione dell’organismo e l’uomo materialista nel volgere di qualche generazione finisce col somigliare a una sorta di rinoceronte triste, schiacciato a terra come oppresso da una gravità piú forte del reale.
Oggi l’aspetto esteriore e il valore interiore di una persona non coincidono. Il volto di un uomo rivela le qualità della famiglia, della nazione, della razza alle quali egli appartiene. Ci parla del suo passato piú che del suo presente.
Incontriamo persone belle eppure insignificanti. Altre persone invece dietro una maschera che non luccica nascondono doti di intelligenza, forze di volontà, bontà di cuore.
Ma ci sono istanti in cui un’azione spirituale brilla fin nell’aspetto fisico. Un sentimento di ammirazione illumina gli occhi.
L’atteggiamento di positività e di fiducia nei confronti della vita, coltivato tutti i giorni, arrotonda la bocca nella dolce piega del sorriso.
Una energica attività fisica, nell’addestramento militare o nello sport, dona alla pelle il rosso splendore del fuoco. Il pensiero concentrato dà un’impronta decisa alla forma del volto, come nelle statue dei senatori romani.
Proseguendo per anni, per generazioni lungo la strada dell’esercizio spirituale dove giungeremo? L’azione spirituale dapprima penetra nell’anima donando il carattere forte e gioioso. Quello che i Greci chiamavano l’Eudaimonia. Poi scende nel corpo e lo trasforma. Dalle profondità del corpo la volontà cosciente estrae i caratteri di una umanità solare, di risplendente bellezza spirituale.
L’obiettivo della scienza dello spirito è proprio questo: preparare gradualmente l’avvento di una nuova stirpe solare, di risplendente bellezza spirituale. Potrebbe sembrare impresa pazzesca. Eppure sono stati dati gli strumenti per realizzarla.
Nella volontà è riposto il seme da cui germoglierà l’uomo solare. Ogni azione spirituale è un movimento verso quel traguardo.
L’evoluzione spirituale lega gli uomini al di là delle appartenenze di sangue. L’Impero Romano al culmine del suo equilibrio era governato dagli “imperatori adottivi” e i cavalieri medievali si univano nelle “fratellanze di armi”. Lo stesso Stato occidentale moderno si fonda sul superamento dei vincoli di sangue.
Al generale von Moltke che schierò suo nipote in prima fila a Sedan mai venne in mente l’idea di esporre al pericolo il giovane figlio di un calzolaio per imboscare un parente.
Lo Stato moderno si ammala quando i gruppi etnici si contendono le risorse e i dirigenti premiano il grado di parentela piú del merito individuale. Il senso profondo della giustizia poi viene ferito quando si stabiliscono “quote” che in base al colore della pelle permettono l’assunzione o l’avanzamento di persone meno dotate.
Secondo il principio spirituale moderno bisogna valutare il merito individuale indipendentemente da ogni appartenenza di sangue e di nazionalità. Da noi brahmano non è chi è figlio di brahmano. Ma il paradosso è che solo alcuni popoli hanno realizzato questo alto ideale moderno, e proprio questi popoli si trovano esposti all’invasione di orde tribali. Essi vanno difesi con alte mura. La loro integrità deve essere custodita con la forza dei globuli bianchi, se non si vuole condannare l’umanità intera ad un terrificante regresso.
Il pensiero splende nella fronte come il Sole nel cielo del risveglio.

Alfonso Piscitelli (3.)

Torna al sommario