IL VOSTRO SPAZIO

Un’ampia visione di mare e cielo in un luminoso
acquerello della pittrice Floriana Scalabrini

 

 

Tra ciglia socchiuse di gronde
splende, remota, la luna
come in attesa
d’una ventura insonne
che riscatti
millenni di misteri.
Il distante fulgore delle stelle
tesse una molle trama
fra i miei sensi e il cielo,
altalena di parole
su bianchi silenzi.

Gli alberi sono del cielo:
improvvise stanchezze
piegano a volte i rami
piú vicini alla terra;
ma il tronco sale
e s’inebria di altezze.

Sempre gli alberi aspettano il vento.
Ne parlano a lungo,
sommessi,
esalando la pena che li brucia
in sospiri di foglie.
Quando alfine
lo sentono spuntare
in bilico su scivoli di vuoto
intonano corali…

Anna S. Turchetti

Amico, forse è tardi. Il lieve suono
che a volte ha dato luce ai miei pensieri
non vibra piú sicuro, cede al tempo
grigio vissuto tra le mura grigie
senza silenzio, tra gli schermi opachi
di luce grigia. E il tuo dono è smarrito.

Camillo Righini

Vedo un uccello bianco
librarsi nel verde del cielo
su, su… in alto,
mentre l’oro e l’arancio
giocano un’intricata danza
con il sole calante.

L’ombra scende
e la mia anima vola in alto.

Maria Cristina De Paolis

 

L’autunno interpretato con grazia artistica dalla nostra affezionata lettrice

Daniela Crivellaro

 

Novembre

Nel plumbeo cielo di novembre
mentre le tenebre vestono la natura
cresce una luce negli umani cuori
estate dell’anima

 

I sensi retratti dopo l’esplosione estiva
come semi nella terra si preparano a nuova vita
cosí tendiamo noi a quell’originario nucleo
da cui tutto ebbe origine

 

I tempi già maturi attendono l’azione
movimenti di liberi spiriti
che troppo tempo hanno atteso
nella dolcezza della seconda
vieni come folgore oh coraggio e spazza via
l’indugiare

 

Bartolo Madaro

Conosco la terra…

Conosco la terra dove crescono gli aranci
e gli ulivi dai tronchi squarciati:
radici contorte che invano cercano acqua
nel suolo profondo.
Su questa terra discesi
un mattino lontano
di un inverno solare:
tutto con lo sguardo abbracciai,
dalle colline al mare.
Vidi un giardino
due palme nel sole
un rosaio rampicante ancora spoglio
lungo un muro di cinta.
In un angolo un melograno
verde di intense foglie
e ulivi sparsi.
Quattro bianche colombe
sul tetto a terrazza
si scaldavano al sole.
Dolce e grata m’invase la gioia,
poi venne il buio:
e nacqui da mia madre.

Alda Gallerano

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