Aforismi sulle
“Sentenze Direttive”
di Rudolf Steiner

La via di Michele è quella del pensare.
Bisogna vedere innanzi a sé il pensiero obiettivamente e chiaramente come la percezione sensoria che lo ha originato.
I pensieri anticamente provenivano dagli Dei ed erano impregnati della loro volontà. Ora l’uomo, risvegliando in sé i pensieri cosmici, deve riunire la sua volontà libera alla volontà degli Dei
Il sentiero del pensiero ha condotto l’uomo nel mondo dei sensi; il sentiero della volontà lo conduce al mondo soprasensibile, fuori della sfera di Arimane.
Nel pensiero puro la volontà porta la propria forza nel mondo delle rappresentazioni.
Calore, entusiasmo nel pensiero puro, portano i pensieri nel cuore.
La facoltà d’entusiasmo per il pensiero puro è una misura della maturità dell’anima.
Nel pensiero impregnato di volontà entra la forza creativa dell’uomo, che può modellare il mondo esterno.
La natura è amorale nei suoi movimenti, perché è vuota del divino spirituale. La volontà umana porta la morale nel mondo.
L’intelligenza cosmica di Michele può essere accolta dall’uomo. Egli può guardare il mondo con lo sguardo di Michele.
L’intelligenza cosmica entra nell’evoluzione umana: Michele la tiene in rapporto con gli esseri divino-spirituali.
Per mezzo di Michele l’autocoscienza umana diventa autocoscienza delle Gerarchie, passando dalla testa al cuore.
Il sentire e il volere , riuniti nel pensiero libero, ci avvicinano alla terza Gerarchia.
Cercando lo spirituale attraverso la natura ci avviciniamo alla seconda Gerarchia.
Vivere nei fatti ed eventi umani come opera dei Mondi Spirituali, ci avvicina alla prima Gerarchia.
L’uomo diviene per opera di Michele una Gerarchia Spirituale che compie l’opera degli Dei.
Nell’Antroposofia è contenuto il Messaggio di Michele.

Giovanni Colazza

Roma, luglio 1945

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