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- È
uscito di recente in libreria, per i tipi del
Gruppo Tipografico Editoriale, L’Aquila, una
raccolta di liriche di Bartolo Madaro, un poeta
conosciuto dal nostro pubblico proprio attraverso
queste pagine. Nella prefazione di Riccardo
Paradisi, intitolata “L’incontro delle Muse
con Marte”, lo sviluppo dell’arte poetica dell’Autore
viene diviso in tre fasi, precisando che nella
terza «…che copre tutto il decennio 90, la
ricerca di Madaro si affina. Si fa cosciente: Osservazione
(1992) è un inno alla percezione pura. Dedicata
all’ignoto che diviene noto, descrive la
difficoltà della parola a pronunciare il verbo
del silenzio, l’unico vero. Qui si lasciano
vedere in filigrana le letture di Madaro, i suoi
studi sull’ermetismo, la sua ricerca lungo la
via del pensiero additata dall’Antroposofia di
Rudolf Steiner». E ancora: «…quando Madaro
invoca la forza, è la Forza dei forti che invoca,
quella dello Spirito che soffia dove vuole. “Quello
che conta – scrive Madaro nel pensiero che
chiude la raccolta – quello che importa è che
il lavoro si faccia bene. Il resto non conta, non
ha nessuna importanza”. Agire dunque senza
guardare ai frutti, senza che sia determinante la
prospettiva del successo o dell’insuccesso, del
piacere o del dolore, dell’approvazione o della
disapprovazione altrui. È l’atteggiamento
metafisico dei guerrieri d’ogni tempo, i quali
sanno che ogni azione potrebbe essere l’ultima,
ciò che conta è solo l’impeccabilità di ogni
istante. È questo quello che rende piena di
potere, e bella, la loro azione, la loro vita».
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Osservazione
Ubriaco
di sole e di luce
contemplo il mare ed il cielo.
L’infrangersi delle onde sulle pietre
non impedisce al silenzio
d’esprimere la sua pienezza.
Grossi
gabbiani volteggiano liberi nell’aria
non lasciano alcuna traccia eppure
il loro volo è perfetto. |
Nessun
ricordo turba la mia quiete
il pensiero appare per un attimo libero.
Osservo
tutto come fosse la prima volta
nessun commento distrugge questo apparire.
Solo forme e colori
nella mia illusione
di vedere la luce.
Bartolo
Madaro
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Ma
se scrivo di te, la mano scorre
facile e dolce e senza fatica,
come seguendo con una carezza
le linee del tuo viso e i tuoi capelli
cosí sottili. |
Il tuo
sorriso fresco mi accompagna
ogni ora del giorno, e nel tuo sguardo
trovo la pace che ho cercato invano
per tanti anni, prima di scoprire
il tuo mistero.
Camillo
Righini |
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Daniela
Crivellaro interpreta con lirica
immediatezza la stagione primaverile |
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Pensiero
luminoso
fuoco soave
illumina la mia anima
intessuta del silenzio vivo
delle cose
illumina il mio cuore
dove cavalli al galoppo
tra i paesaggi brulli
della mente
portano la coppa di rugiada
illumina la notte
e il giorno
figlio dell’immenso
l’uomo tutto.
Ercole
Sganga |
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