- Il
signor Müller-Führer era maestro di disegno alla Libera
Scuola de L’Aia. Precedentemente, abitava a Dornach.
Egli aveva un figlio piccolo, Joachim; questi aveva all’incirca
sette anni, quando successe ciò che segue.
- Joachim, naturalmente, aveva sentito parlare spesso del
Dottor Steiner, e aveva anche percepito molto bene la
grande ammirazione che le persone dimostravano per lui.
Egli non lo aveva mai visto, ma esprimeva quasi ogni
giorno il desiderio che una volta ciò potesse accadere!
- Un giorno Müller-Führer salí la collina con Joachim per
mano, quando dall’altra direzione venne loro incontro il
Dottor Steiner.
- «Questo è proprio il Dottor Steiner», disse il padre.
- Joachim rimase di stucco, piantato a gambe larghe nel bel
mezzo della strada, a fissare il Dottor Steiner come un
prodigio, con occhi sbarrati, pieno di tensione e di
concentrazione.
- Il Dottor Steiner conosceva centinaia, migliaia di uomini.
Se si pon mente a ciò su cui ho portato l’attenzione
descrivendone la capacità mnemonica, il lettore non si
meraviglierà di sapere che egli conosceva per nome anche
gli amici che aveva visto una volta, e naturalmente anche
i nomi e le età dei bambini.
- Il Dottor Steiner lentamente si avvicinò a Joachim e,
facendo ciò, si abbassò sempre di piú piegando le
ginocchia, cosí che, alla fine, stavano quasi naso contro
naso. Poi egli disse, mentre guardava Joachim con la
stessa intensità con la quale lui lo guardava:
- «Dunque Joachim, chi è adesso il Dottor Steiner, tu o
io?» e dicendo ciò indicò chiaramente prima lui e poi
se stesso.
- Il
signor Müller-Führer, con il quale io poi insegnai alla
Libera Scuola de L’Aia e presso la quale ha anche
frequentato Joachim per molti anni, mi ha egli stesso
narrato questo episodio con molto gusto.