Valeria: |
«Il
Drago spande ovunque i suoi umori nefasti, soprattutto
nelle menti delle persone. C’è una generale
confusione in merito a quanto sta accadendo e poca
consapevolezza della responsabilità di ognuno nel
vivere in maniera trasandata, senza accortezza,
gentilezza, fratellanza, senza quella “solidarietà”
oggi a parole tanto sbandierata. E naturalmente questo
fa buon gioco agli Avversari dell’uomo, che trovano
innumerevoli varchi per spargere sulla terra il veleno
che rende folli i governanti, ai quali è demandata la
cura illuminata del proprio popolo. E invece i popoli
sono posti l’uno contro l’altro, vengono loro
additati i “nemici” da odiare, da sconfiggere.
Nemici che all’occorrenza, in altre occasioni,
diventano invece alleati preziosi. Possibile che i
millenni di storia non abbiano insegnato nulla? Che si
sia ancora trascinati in azioni che giovano solo alle
solite lobby, che si giocano ai dadi i territori e le
popolazioni da sfruttare e affamare? Ho sentito al
telefono molti amici, e confesso che c’è da chiedersi
a cosa serva percorrere la via spirituale, fare gli
esercizi, cercare di affinarsi, di sviluppare facoltà
interiori, quando al momento opportuno non si riesce a
riconoscere la verità dietro gli avvenimenti e ci si
perde in enfatiche o patetiche affermazioni
assolutamente prive di autonomo pensiero. Ci salva dal
reagire negativamente, l’amore verso il prossimo...»
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Federico: |
«Per capire, per essere desti,
occorre innanzitutto la capacità di non lasciarsi
portar via dalle opinioni influenzate dai media. Tutti:
che siano pro o che siano contro. Che siano benevolmente
spiritualisti oppure ideologicamente schierati da
qualsiasi parte. Per non essere come foglie al vento
dell’informazione, occorre salire piú in alto, dove
si vede il panorama completo. Ma per farlo occorre
essere progrediti, aver lavorato tutta una vita. Qui c’è
il pan-demonio dove tutti hanno torto e tutti ragione,
ma la verità non è fatta di torto o ragione bensí di
quanto si indirizza verso la Libertà e di quanto vi si
oppone, la Libertà essendo il segno della presenza del
Logos. È il rumore che stordisce le coscienze, e il
Nemico usa entrambe le armi, rumore e silenzio, dove la
prima non ti permette di pensare e la seconda ti
addormenta. Però alla fine ne viene pure lui stordito.
Quanto si prospetta è un vero inferno che alla fine
potrebbe distruggere tutti i contendenti. S’è passato
un confine e non solo politico: siamo già oltre la
Soglia, ma nessuno se ne accorge. Persino molti dei “nostri”
preferiscono ignorare perché “tanto non si può far
nulla, nostro dovere è fare gli esercizi” ecc. ecc.
Non è cosí. Nostro dovere è portare chiarezza, è
mostrare che esiste un Mondo Spirituale che ormai è qui
ed ora. Se gli esercizi non ci portano a questo impegno
vuol dire che non servono a nulla, vuol dire che hanno
finito solo per alimentare il nostro mondo egoistico,
chiuso alla vita e tutto sommato luciferico.
Abbiamo fornito ulteriore forza proprio al Nemico che c’è
in tutti noi. Ecco perché ci troviamo in difficoltà!
Perché mediante poche parole e un modesto sacrificio,
tentiamo di mostrare qualcosa di vero, e questo non
viene tollerato. L’aiuto che dobbiamo chiedere è che
ci sia consentito di continuare a mostrare la realtà
del mondo eterico, soprattutto di quello, perché è lí
che si combatte davvero. Gli spiriti delle tenebre hanno
già vinto dove si forma la corrente arimanica
materialista e dove la Terra stessa comincia il suo
declino fisico. Ma non devono vincere nel mondo eterico,
che è il piú vicino al mondo fisico. Qui si svolge la
vera battaglia che, vinta, finirà per riscattare anche
la Terra fisica. Facciamo gli esercizi per essere
presenti lí, altrimenti non abbiamo capito nulla, non
abbiamo fatto nulla. Non si tratta dunque di opinioni o
prese di posizione. Queste ci sono necessariamente,
perché siamo uomini incarnati, ma occorre andare oltre
di esse e vedere quanto si svolge sull’altro piano e
cominciare ad agire. Solo se molti uomini cominceranno a
capire che questo mondo eterico esiste, si potrà
combattere veramente; altrimenti quegli altri
semplicemente ci toglieranno la terra sotto ai piedi e
non potremo fare nulla». |
Giacomo: |
«La via corretta è riportare tutto
in alto, dove è giusto “fissar il guardo”! Occorre
spiritualità vivente, perché di spirito astratto ce n’è
già abbastanza. E non basta nemmeno concepire la
realtà superiore: bisogna sperimentarla e renderla
operante. Purtroppo molti si fermano ancora piú
indietro e segnano il passo negli esercizi, scaricandosi
di ogni responsabilità su di essi e non comprendendo
che nulla può funzionare senza un Io attivo e desto, e
nulla vi è fuori da quello che si sta facendo». |
Federico: |
«Quello che ho detto ha valore solo
perché qualcuno – come sempre – m’ha aiutato, ma
occorre strapparlo coi denti: e poi, si deve farlo!
Decisamente farlo. E non ci si riesce mica sempre, anzi,
gli ostacoli sono enormi, perché sono anche dentro di
noi. E spesso il risultato sembra lontano dalla “praticità”
del mondo. Sembra che occuparsi magari di aspetti
sottili del passato o della natura ecc. sia sbagliato
rispetto alle “grandi sfide del presente”, e che
scrivere certe cose sia una forma di fuga dalle bombe...
Invece è il contrario, perché è importante muoversi
dall’altra parte, con ciò rendendola visibile a chi
legge. Non è poi tanto importante cosa si fa, ma come
si fa. E nulla deve essere tenuto nascosto, privato. Si
deve dire, si deve scrivere: ce ne hanno dato la
possibilità per questo». |
Valeria: |
«Energia interiore, battuta pronta
sempre molto centrata, sono le qualità che spererei di
riscontrare in persone che seguono la nostra via, e che
da essa dovrebbero trarre la forza necessaria per
comprendere le situazioni e dominarle senza esserne
dominate». |
Giacomo: |
«Mi sembra da sottolineare, in
quello che ha detto Federico, la frase “Non è poi
tanto importante cosa si fa ma come si fa”. Infatti
non contano i temi toccati, bensí come li si tocca,
come si riesce, quando ci si riesce, a ricondurli alla
loro sorgente superiore». |
Federico: |
«L’inganno dell’Ostacolatore è
convincere tutti che il nemico non è lui, ma altri
uomini. Mi pare che Plotino dicesse: “Non contro
uomini dobbiamo combattere, ma contro dèi!”. Il guaio
è che a volte vi sono dei patti, degli accordi. Allora
occorre difendersi. E il Male, essendo costituito da
Entità non fisiche, può presentarsi ovunque e persino
far cozzare gli uni contro gli altri, convincendoli
della loro ragione e del loro buon diritto con gli
stessi argomenti».
Severo Paladin |
Immagine: Il drago a
tre teste da: Splendor Solis di S. Trismosin, Londra,
XVI sec.
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