Quando
la volontà viene guidata dal pensiero, il sentimento –
che è intermedio tra le due facoltà come il torace è
posto in mezzo tra il capo e il ventre – trova la sua
calma beata, la sua forza interiore e il suo equilibrio.
- Nel terzo mese di esercizio
dobbiamo trovare l’equilibrio dell’animo. Evitando le
oscillazioni di piacere e dispiacere, le alternanze di
gioia sfrenata e dolore senza fondo, di esaltazione e
depressione.
- L’anima non sia in balía
della luna. Nessuna gioia ci trasporti troppo, nessun
dolore ci abbatta. Nessun imprevisto della vita ci
sconcerti e ci faccia perdere la presenza di spirito.
Quando un’avversità ci colpisce, quando il cuore trova
un ostacolo, stracciarsi le vesti non serve. Di fronte
alle emergenze è necessaria la calma che permette l’azione.
Perché in Oriente fu detto: «Nella tempesta è il
rifugio» e l’Occidente rispose: «Dove è il pericolo,
lí è ciò che salva».
- Da quest’ordine di idee nasce
la calma sorridente, che fu del patrizio romano e del
gentleman. Essa è una qualità divina e la troviamo
espressa nelle statue consacrate al divino Apollo. Per gli
uomini è possibile coltivare tale virtú, dal momento che
nel fondo dell’anima esiste un oceano di silenzio.
- L’esercizio della calma dura
il giorno intero. In tutte le vicende della giornata
mantenere la calma. Poi, quando gli impegni lo permettono,
fermarsi come in un’isola lontana e porre dinanzi alla
mente i problemi che ci rendono inquieti. Considerare
quelle cose con distacco e consigliare se stessi come si
consiglierebbe un amico o un estraneo.
- Tutto ciò che può essere
compiuto deve essere fatto, con la massima energia. Ciò
che non è in nostro potere cambiare, non pesi sulla
nostra anima. Nulla può opprimere l’aria, nulla può
afferrare l’Anima Cosciente. Ella guarda le cose con
distacco e il suo sguardo è limpido come il mare a
mezzogiorno.
- Alla luce del nostro sguardo, le
tensioni si sciolgono come la cera della candela. Almeno
una volta al giorno, soffermarsi sul sentimento di calma
che vive in noi.
- Conquistato l’equilibrio dell’anima,
placata ogni vana agitazione, sorgono sensi piú sottili
per ciò che accade intorno. Una forza si scioglie nel
cuore. La calma discende nel cuore e da lí irraggia alle
cinque direzioni del corpo: dal cuore alle mani, dal cuore
ai piedi, dal cuore al capo, secondo il moto di
irradiazione di una stella.
- Nella corazza del petto, la
calma è una fiamma che non si estingue. È beata come la
fiamma di un giorno senza vento.