Il vostro spazio

Floriana Scalabrini «Vita vegetale»

Raul Lovisoni «Energia di luna» tecnica mista 1981

Dall’energia di luna
deve fluire saldezza.
La forza degli spiriti del fuoco
produrre può la sicurezza del cuore
perché colui che sa trovi se stesso
nel lavorio dell’anima perenne
nel viver del creato.

Rudolf Steiner

 
Anche stasera guardo nel silenzio
dell’aria ferma che avvolge gli oggetti:
il riflesso dei vetri, la luce fissa
attonita sul rosso del tappeto.

E ascolto il mio respiro silenzioso,
il silenzioso flusso dei pensieri
calmi dentro lo spazio della stanza.

Muovo appena la mano, scrivo adagio
senza rumore nel momento fermo;
e attendo, sempre attendo la tua voce,
il tuo passo leggero che muove l’aria,
il tuo respiro che mi fa piú vivo.

Camillo Righini

 

Come neve al sole

 
Come neve al sole
s’è disciolta l’idea
germe di quell’ideale
che pazientemente vita
attende.
 
Nella luce che gli compete
l’ideale, incorruttibile, riposa
ma nell’attesa l’idea perde forza
e nel corrompersi
si disgrega.

Bartolo Madaro

 

 

Sono belli della giovinezza i fiori
ma troppo profumati e inebrianti.
Presto sfioriscono ai venti impetuosi
intrisi di salsedine dal mare.
Rifiorisca la vita nell’autunno,
sboccino rose
rosse d’amore per l’umanità,
bianchi gigli di purezza
dalla terra del dolore nati,
l’arnica indori le vette di saggezza
nutrita al sole di contemplazione,
calda pace al campo della vita
apporti la calendula serena.
Calmo il ritmo del giorno
dalla disarmonia non piú distratto
si accorda con la musica dei mondi
e in essa trova il compimento pieno.
Si spegne la paura del domani:
quanto resta di vita non importa,
sarà vissuta tutta in sinfonia
della terra, dei cieli, del creato.
L’essere in un punto si raccoglie
e quel punto è la resurrezione
dagli angeli cantata
dagli uomini ambita
dalla volta stellata presagita.

Alda Gallerano

 

C’era una volta il Re della foresta
mentre azzannava la sua ricca cena
vide una piccola Micia nascosta
nera e tremante che faceva pena:
ma invece di sbranarla dalla testa
la fe’ sbocconcellar fin che fu piena.
 
Tanti anni dopo il Leone alla sera
sotto l’albero del serpente stava
non sapendo, imprudente, della Fiera
che già le sue labbrone si leccava
scendendo silenziosa dalla palma:
quand’ecco che si vede un lampo nero
gettarsi sul Pitone con gran calma
troncandogli la testa per intero.
 
«Renderti il favor m’è assai gradito, zio!»
– afferma adulta la Pantera nera. –
Allora fosti tu, oggi l’onore è mio».
«Grazie – fa Leo con carezza leggera –
quel che buffo gioco allor credevo io
s’è rivelato la salvezza vera».
 

E mentre il cielo s’andava oscurando
e il canto degli uccelli si placava,
solo del fiume il rumore restando
a contrastar la notte che scendeva,
allor cosí, in nome d’amicizia,
insieme s’allontanarono dai flutti,
avendo ognuno imparato in letizia
a far… quello che il Sole fa con tutti.

Andrea di Furia