- Accade che, in momenti di
confusione interiore, si concluda che l’insegnamento
spirituale, inserito come un seme nella Terra e nei cuori
induriti degli uomini, sia stato inutilmente trasmesso. Non
avverrà cosí! Come un fiume impetuoso che scorre nelle
viscere della Terra, l’insegnamento scientifico spirituale
si sta diffondendo senza confini, collegandosi con i puri di
cuore.
- Mentre le cosiddette comunità
spirituali, talvolta, si cristallizzano congelandosi in
rapprese nozioni, la corrente di luce continua la sua corsa,
travolgendo tutto al passaggio del suo irresistibile Amore e
guarendo con raggi di potenza morale giovani anime innocenti
assetate di Verità.
- Ciò che, quindi, non passa
attraverso la forma sclerotizzata di uno spirito inaridito,
prorompe nel cuore di un Eterno Fanciullo che ancora vibra
al richiamo originario.
- Con le caratteristiche del
misterioso e dell’imprevedibile, lo Spirito accorre là
dove il suo intervento è piú invocato, desiderato,
vissuto. Niente dunque di ciò che i nostri Maestri hanno
realizzato andrà perduto, ma solo l’uomo di buona
volontà potrà coglierne l’essenza.
- Stiamo pronti allora a percepire
donde spira il vento del bene e a cogliere il profumo
angelico della Verità; vigiliamo per incontrare coscienti l’Uomo
Interiore che, senza celebrati carismi ma con sommesso
pudore ed umiltà, ha il compito di continuare, nella
direzione del Cristo, l’opera di dedizione all’Essere
cosmico.
- Attraversiamo dèsti questi
squarci di eternità, affinché nulla vada perduto di quello
che, sotterraneamente, si manifesta come miracolo. Il
miracolo del Cristo, della sua sostanza eterica, della sua
potenza di trasformazione del mondo.
- Leggiamo gli eventi secondo le
coordinate dell’Amore: nulla è deciso né può avvenire
di negativo quando l’interiorità dell’Uomo è aperta
allo Spirito.
- Rafforziamo con il nostro coraggio
le schiere umane di Michele, in modo che quelle angeliche
possano solcare il mondo con le ali del pensiero che l’Uomo
ha liberato dal sensibile. Quel pensiero che l’Arcangelo
Michele ci invita con dolce severità a coltivare.