Spiritualità


La Scienza dello Spirito appartiene a chi riesce a separare l’elemento solare da quello lunare dell’anima, piuttosto che a colui che presume possedere gli insegnamenti grazie alla regolarità della recezione formale: questa, per quanto “esotericamente” elaborata, non esce dai limiti dell’anima razionale. Non esce dalla condizione astrale o lunare, che è una condizione antica dell’uomo, la cui anima si rivolgeva all’Io come a un’entità trascendente, da cui accoglieva la luce del Logos solare come la forza che sola poteva in lei dominare l’elemento demoniaco lunare.
…La mediazione sacrale era una saggezza lunare, correlata alla virtú trascendente dell’elemento solare. All’anima dell’uomo è rimasta come impronta costituzionale l’abitudine a una simile mediazione: appunto questa oggi si oppone all’elemento solare operante nell’anima come potere immanente dell’Io, principio di sintesi del pensiero: si oppone soprattutto mediante la discorsività dottrinaria e l’attivismo spiritualistico, non dissimili a quelli caratteristici dell’attuale mondo politico.

Massimo Scaligero
(La Tradizione Solare, Teseo, Roma 1971, pp. 17-18)

Accade che, in momenti di confusione interiore, si concluda che l’insegnamento spirituale, inserito come un seme nella Terra e nei cuori induriti degli uomini, sia stato inutilmente trasmesso. Non avverrà cosí! Come un fiume impetuoso che scorre nelle viscere della Terra, l’insegnamento scientifico spirituale si sta diffondendo senza confini, collegandosi con i puri di cuore.
Mentre le cosiddette comunità spirituali, talvolta, si cristallizzano congelandosi in rapprese nozioni, la corrente di luce continua la sua corsa, travolgendo tutto al passaggio del suo irresistibile Amore e guarendo con raggi di potenza morale giovani anime innocenti assetate di Verità.
Ciò che, quindi, non passa attraverso la forma sclerotizzata di uno spirito inaridito, prorompe nel cuore di un Eterno Fanciullo che ancora vibra al richiamo originario.
Con le caratteristiche del misterioso e dell’imprevedibile, lo Spirito accorre là dove il suo intervento è piú invocato, desiderato, vissuto. Niente dunque di ciò che i nostri Maestri hanno realizzato andrà perduto, ma solo l’uomo di buona volontà potrà coglierne l’essenza.
Stiamo pronti allora a percepire donde spira il vento del bene e a cogliere il profumo angelico della Verità; vigiliamo per incontrare coscienti l’Uomo Interiore che, senza celebrati carismi ma con sommesso pudore ed umiltà, ha il compito di continuare, nella direzione del Cristo, l’opera di dedizione all’Essere cosmico.
Attraversiamo dèsti questi squarci di eternità, affinché nulla vada perduto di quello che, sotterraneamente, si manifesta come miracolo. Il miracolo del Cristo, della sua sostanza eterica, della sua potenza di trasformazione del mondo.
Leggiamo gli eventi secondo le coordinate dell’Amore: nulla è deciso né può avvenire di negativo quando l’interiorità dell’Uomo è aperta allo Spirito.
Rafforziamo con il nostro coraggio le schiere umane di Michele, in modo che quelle angeliche possano solcare il mondo con le ali del pensiero che l’Uomo ha liberato dal sensibile. Quel pensiero che l’Arcangelo Michele ci invita con dolce severità a coltivare.

Arturo Roncaglia