- In Europa fra gli uomini dovrà
essere coltivata una nuova facoltà, quella dell’occultismo
igienico. Essa si basa sulla trasformazione delle forze
risanatrici in forze di conoscenza, in modo da aprirsi al
mondo spirituale occultato in quello materiale.
- Tutto il mondo della fiaba,
comprendente la trasposizione per iscritto della tradizione
orale, la lettura, la neoproduzione letteraria e la sua
rappresentazione con il teatro di figura, si muove sul
terreno dell’occultismo igienico. L’imponente lavoro dei
fratelli Grimm, seguito da un imprevisto successo e negli
anni imitato da esponenti di altre nazionalità europee (fra
gli ultimi, Italo Calvino con le “Fiabe italiane”), dà
una rinnovata energia al focolare, attorno a cui si sono
radunate la sera, per secoli, generazioni di bambini ed
adulti per ascoltare piú e piú volte le fiabe.
- Ogni fiaba è colorata degli stati
d’animo dei suoi protagonisti e plasmata nei multiformi
intrichi delle loro vicende. Ma questo è solo il primo velo
sotto cui si nasconde il forziere del suo tesoro di pietre
preziose per la crescita animico-spirituale del suo eletto
lettore. La chiave segreta è nell’assidua quotidiana
lettura della stessa favola, magari opportunamente indicata
da un profondo conoscitore del patrimonio fiabesco
tradizionale (il lavoro dei Grimm è egregio in un’ottica
scientifico-spirituale, perché fedele all’ispirazione
originaria intessuta del respiro di una luce autentica).
- Poco a poco la fiaba, come un
lievito, cresce nella farina della nostra interiorità e si
aprono nella nostra coscienza spiragli di luce nel fascio d’ombre
del nostro inconscio. Giorno dopo giorno iniziano a
risuonare i nessi, carichi di misteri, fra i vari
protagonisti e lo stesso lettore, cosicché prende sempre
piú corpo il seme-fiaba nel terreno della nostra anima in
continuo divenire.
- Su questo scenario la fiaba recita
cosí un ruolo igienico-terapeutico di prim’ordine, apre a
sua volta nuovi scenari, lenisce ferite dell’anima, le
cicatrizza, anticipa e inaugura scelte di vita. Leggere per
credere.