Il vostro spazio

1) Son solo, sperduto
e piove di notte.
non vedo le Stelle,
rivivo mie lotte.

4) Mi sembran compagni,
parlottano assieme,
monta inquietudine:
lor l’anima teme.

7) Domandan chi sono,
che faccio, a che tendo,
se cerco fortuna,
se compro o se vendo.

10) Furtivi si guardan,
mi scrutano – parmi –
e senza altri indugi
consigli han da darmi.

13) «Io ho poter – dico –  
di Vita e di Morte,
ma non mi soddisfa
tal misera sorte.

16) Ma non mi ricordo
invero un momento
in cui queste cose
mi reser contento».

19) Oppur sulla cima,
lontano da tutti,
sognando e pregando
annego i miei lutti.

22) E detto lor questo,
digrignan i denti:
sul sentier son io sol,
scomparsi i Furenti.

2) S’accosta gagliardo,
con passo assai lieve,
un Giovane audace
che scia sulla neve.

5) Paura si leva
da dentro e da fuori,
mi lega, m’aggancia
con mille timori.

8) «Da sol meditavo –
rispondo piú tardi –
su quanto ho passato
ed ai miei traguardi

11) Il Vecchio mi dice:
«Denaro e potere
son bei toccasana,
assieme al gran bere».

14) Su quel che riguarda
il fatto del bere,
per quanto ho bevuto
mai n’ebbi piacere.

17) Il Giovane dice:
«Ci son certo cose
migliori di quelle,
men goffe o barbose!

20) Se poi anche questo
non è convincente,
una bella compagna
ti traggo dal niente».

23) Rimango sorpreso
del mutato aspetto,
ed or riconosco
il Duo Maledetto.

3) Di lato ecco un Vecchio
con tonaca nera,
saluta… e la mano
è rigida, austera.

6) Indugio a pensare
per quale Destino
ho un simile incontro
su quel sentierino.

9) Se proprio volete
che vi faccia un sunto,
a tutto rimiro
con gran disappunto».

12) Sogghigna a quell’Altro
e prosegue da lí:
«È per il tuo bene,
se parlo cosí!».

15) Denaro ne venne,
dagli altri e dagli avi,
oppur dal lavoro,
o preso dai Bravi.

18) Andare sui monti,
come io fo’ da sempre,
passando il mio tempo
a caccia di lepre.

21) «Bah… ciò che mi dite
l’ho vissuto spesso,
ma nessun sollievo
ho tratto lo stesso».

24) Il Sole albeggiava
e senza paura
tornai meditando
a quella avventura.

22) Allora mi dissi:
«Or basta vagare!
è proprio dai Miei
che debbo tornare».

26) Brillò una gran Luce,
un Lampo mai visto:
guardai sulle Nubi
sorridermi il Christo.

27) Io cado in ginocchio…
da Terra, radiosa,
raccolgo una Croce,
al centro ha una Rosa.

ANDREA DI FURIA

 

«Girasoli»
Daniela Crivellaro

Il pensiero

Uomo e infinito:
davanti a te l’abisso,
non piú terra costante
su cui poggiare i piedi.

Dove vai?
Donde vieni?
Circondato dal nulla
unico punto certo:
il tuo pensiero.

Giordana Canti

da Oltre le colonne d’Ercole,
Lalli Editore, Poggibonsi 1990

Impresa e occasione

L’impresa non mi spaventa,
l’occasione non va perduta.
Coraggio nell’impresa,
deciso nell’occasione.

Felice vivo l’impresa,
grato per l’occasione offertami. 
Tutto è prova e va vissuto 
adesso perché domani è tardi.

L’occasione è per questa volta,
l’impresa è per oggi.
Domani è solo il prosieguo
di quanto ho iniziato oggi.

Sperimentare con dignità
la possibilità di donarsi completamente
senza sciocche economie.

Bartolo Madaro

 
Ancora la vita ogni ora uguale
mi riprende nel giro dei moti alterni
di giorno notte lavoro cibo e pensiero.

Come un arco d’acciaio
a volte mi tende e sforza
soffoca nel vapore d’ovatta l’urlo antico
dell’uomo solo che tenta una vita diversa.

Ancora sugli anni silenziosi di nebbia
lottando ancora
sull’orlo del vortice bianco
rivolgo il viso rigato di pianto, in alto.

È dolce e forte tentare la poesia
e ora volerla aspra e dura di suono
come la vita ricca e dura che vivo.

Camillo Righini


«Lungo il fiume»
Anna S. Turchetti

Acqua

Acqua
sulla mia pelle,
acqua
sulla mia anima
lavata dal Sole.

Voce nel fiume
nella valle,
voce di uomini
antichi,
voce di fanciulli
novelli,
voce di secoli
e di tempo fluente,
voce che va
prepotente
verso il mare.

Urge
il ruscello,
incalza la sua passione,
saltella la sua acqua
sui ciottoli
che non la fermano,
il mare maestoso
lo attende,
la voce
del vero
risplende.

Elena Riccio

Da I cavalli del Sole,
Ed. L’Autore Libri,
Firenze 2000.