- Superba
era la Morte; si sentiva la grande, vera Giustiziera del
mondo e aveva preso con sé, come simbolo, la falce, che
pareggia tutte le erbe del prato.
- Nel
suo eterno percorso, un giorno tuttavia tremò. Era giunta
nella casa di una vedova malata e vide che era circondata da
molti figli ancora in tenera età, piangenti e supplicanti.
La sua falce si arrestò a mezz’aria e si disse:
- «Non
è giusto, non è buono questo!» e corse da Gesú.
- Gesú
l’ascoltò e, a mano a mano che la Morte enunciava le sue
motivazioni e il suo timore, l’occhio di nostro Signore
sempre piú si velava. Ad un certo punto la interruppe e le
porse una pietra.
- «Mordila»
disse.
- La
Morte cominciò a mordere: i denti le facevano molto male,
ma ella ubbidí e continuò a sbriciolare la roccia.
- «Ferma!»
comandò ad un tratto il Cristo, e prese dal centro della
pietra un piccolo verme e se lo pose nel cavo della mano.
- «Ecco
vedi? – disse con severità alla Morte. – Se io ho cura
di un verme piccolo cosí, credi che non mi preoccupi degli
orfanelli?».
- La
Morte allora comprese che accanto a sé aveva due sorelle
maggiori, la Fiducia e la Speranza, e umilmente si
inginocchiò davanti a Gesú.