
Attraverso
i clangori di questa ouverture(1)
siamo stati condotti spiritualmente fino alle rive della
Scozia e abbiamo cosí compiuto nella nostra anima un
itinerario …che nel corso dell’evoluzione dell’umanità
fu fortemente toccato dai segreti del karma, poiché da tutt’altre
regioni della Terra, in Occidente, dei popoli furono un
tempo trapiantati, come per spinta del karma, nelle
vicinanze di quelle regioni alle quali questi suoni ci hanno
guidato, e in quelle regioni stesse. E misteriosi destini ci
vengono narrati …di ciò che quei popoli, in un passato
molto lontano, sperimentarono in quel territorio.
- Un ricordo dei misteriosi destini
di quegli uomini si risvegliò nuovamente tutt’a un tratto
quando nel 1772 venne scoperta, nell’isola di Staffa,
appartenente alle Ebridi, una grotta: la grotta di Fingal,
…quando si vide come la natura stessa sembri aver là
costruito come una meravigliosa cattedrale, con allineate in
lunghe file e grande regolarità altissime, innumerevoli
colonne; sopra, una volta di pietra si appoggia sulle
colonne, e i piedi di esse sono lambiti dal mare scorrente e
spumeggiante che perpetuamente ondeggia e ribolle dentro
quella cattedrale. L’acqua che continuamente sgocciola
dalle formazioni rocciose sui ceppi stalagmitici
sottostanti, li percuote con una musica melodica, magica.
Tutto questo si trova in quella grotta, e coloro che di
fronte a tale spettacolo avevano un senso per ciò che di
misterioso si era svolto un tempo su quel suolo, dovettero
certamente esser portati a ricordare quell’eroe che in
tempi antichi, come una delle piú celebri individualità
dell’occidente, guidò fin là, in modo meraviglioso, i
destini, e le cui imprese furono cantate da suo figlio, il
cieco Ossian, che ci appare come un Omero d’occidente, un
cantore cieco.
- Se guardiamo indietro all’impressione
che fece negli uomini la conoscenza di tutto ciò, possiamo
capire che la vivificazione di quei canti fatta da
MacPherson nel secolo diciottesimo abbia impressionato
potentemente l’Europa. Nulla può essere paragonato a
quell’impressione...
- Dobbiamo ora gettare uno sguardo
sui tempi che intercorsero fra i primi impulsi del
cristianesimo e i secoli immediatamente successivi. Che cosa
accadde lassú …nella vecchia Erin che comprendeva le
regioni settentrionali della Scozia e tutte le isole
adiacenti fra Irlanda e Scozia? Lí dobbiamo cercare il
nòcciolo di quei popoli di stirpe celtica che avevano
conservato al massimo l’antica chiaroveggenza atlantica
nella sua piena originarietà, …uomini che furono guidati
in quella regione come verso una particolare missione, ai
quali si presentò una formazione che rispecchiava la loro
propria musicalità interiore ed era formata del tutto
architettonicamente dal mondo spirituale stesso: …la
grotta di Fingal. Ci si rappresenta nel modo giusto quel
processo se si pensa che la grotta agí come un centro,
rispecchiando ciò che viveva nelle anime di quegli uomini
che, per loro karma, erano stati spinti fin lí come ad un
tempio edificato dagli stessi dèi! Lí furono preparati gli
uomini che soltanto piú tardi dovevano accogliere con piena
umanità l’impulso del Cristo, e che lí dovettero
attraversare, come preparazione, qualcosa di altamente
peculiare.
- Possiamo rappresentarci tutto
questo se pensiamo che proprio qui era custodita quella
antica istituzione per mezzo della quale le stirpi furono
ripartite in piccoli gruppi simili a famiglie: quelli che
erano parenti per legami di sangue si sentivano appartenenti
l’uno all’altro. …E come un elemento armonizzatore si
sparse sopra questi singoli gruppi quello che …i sacerdoti
druidi, rimasti indietro in occidente, poterono dare agli
uomini, e che viveva ancora nei Bardi. Ma ciò che agiva
attraverso i Bardi noi possiamo rappresentarcelo in modo
giusto soltanto se arriviamo a renderci chiaro che le
passioni piú elementari si scontravano con l’antica forza
del saper guardare entro il mondo spirituale, e gli uomini
che, quali rappresentanti dei loro gruppi, combattevano
vivacemente, e talvolta con furia e passione, vedevano come
dal mondo spirituale agissero degli impulsi che li guidavano
nelle battaglie. …Quando un eroe alzava la sua spada,
credeva che uno spirito lo guidasse dall’aria; in questo
spirito egli vedeva un antenato che già aveva combattuto su
quel campo ed era asceso in alto, per collaborare da lassú.
…Era questa una mirabile rappresentazione che viveva in
quei popoli: che gli eroi dovevano battersi sul campo di
battaglia e versare il loro sangue, ma che dopo la morte
salivano nel mondo spirituale e il loro spirito vibrava di
lassú come un suono, echeggiando nell’aria quale elemento
spirituale.
Rudolf Steiner
(1)Da un’allocuzione
tenuta dopo un concerto presso il Gruppo antroposofico di
Berlino, in cui fu eseguita l’ouverture Ebridi,
piú nota in Italia sotto il titolo La grotta di Fingal,
di Mendelssohn; Berlino, 3 marzo 1911. In L’essenza
della musica, Ed. Antroposofica, Milano 1993, pp.
184-186. |
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