- Il
Christo, inviando lo Spirito Santo all’umanità, ha donato
a questa la facoltà di sollevarsi alla concezione dello
Spirito, liberandosi dall’elemento intellettuale. Non è
piú giustificato, dunque, dire che l’uomo non sia in
grado di afferrare il Sovrasensibile con il suo spirito.
Egli potrebbe giustificare una mancata comprensione del
Sovrasensibile, solo nel caso che ignorasse lo Spirito
Santo, limitandosi a parlare di Dio Padre e del Dio Christo.
Anche nel Vangelo si accenna con chiarezza, per chi solo lo
voglia intendere, che è già una Rivelazione il fatto che l’uomo,
per lo Spirito che dimora in lui, tendendo al Christo, possa
giungere a comprendere il Sovrasensibile. Per questo ci
viene attestato che con il Battesimo del Christo si
manifestò lo Spirito Santo. E con la manifestazione dello
Spirito Santo risuonano nel cosmo le parole: «Questo è il
mio figlio diletto, oggi l’ho generato».
- Il Padre
è il generante non generato che pone il Figlio nel mondo
fisico. Ma al contempo il Padre si serve dello Spirito Santo
per rivelare all’umanità che nello Spirito può venir
afferrato il Sovrasensibile, ancorché questo Spirito non
venga veduto, ma operi interiormente per rendere vivente il
suo astratto apparire, per destare a nuova vita, in virtú
del Christo dimorante in lui, il cadavere del pensiero, che
rechiamo come residuo della nostra esistenza prenatale.
Rudolf Steiner
da Il
mistero della Trinità, Ed. Tilopa, Roma 1989.
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