- Piast era un povero fabbricante di
ruote che viveva modestamente in una casupola con la moglie
e cinque figli. Il faticare per mettere assieme il
necessario per sostentare la famigliola non aveva inaridito
il cuore dell’uomo, il quale anzi scorgeva in ogni
difficoltà superata la prova dell’aiuto di Dio. Era
perciò generoso, perché capiva che nell’aiutare gli
altri poteva mostrare la sua riconoscenza alla Provvidenza,
ed era anche rispettoso della legge e delle tradizioni della
sua gente, perché pensava che in esse viveva la saggezza
dei suoi antenati.
- Orbene, tra i popoli Slavi nei
tempi antichi c’era un’usanza: i figli maschi fino all’età
di sette anni erano affidati alle cure della mamma e delle
donne di casa e portavano i capelli lunghi. Il giorno del
settimo compleanno i capelli venivano tagliati e i ragazzi
passavano sotto la cura del padre. Il taglio della chioma
era una cerimonia solenne e si faceva una grande festa, alla
quale era invitato tutto il villaggio. Certo ognuno dava il
ricevimento nella forma che poteva, e nessuno criticava
coloro che per mancanza di denaro non facevano nulla.
- Quando fu il momento di compiere
il rituale del taglio dei capelli anche per suo figlio, il
buon artigiano non pensò un attimo di venir meno alla
tradizione della sua gente. Chiamò a sé la moglie e
contarono i soldi messi da parte per la festa.
- Erano in verità assai pochi e la
donna fu presa da scoraggiamento; ma Piast le disse: «Non
è giusto moglie mia rinunciare alla festa per motivi di
denaro, perché io so che invitando il villaggio si ripete
un antico rito. Significa ricordare quando il coro degli
angeli si raccolse intorno a Nostro Signore per festeggiaLo.
Dietro ogni uomo c’è il suo angelo: in ogni uomo c’è
un cuore e il cuore dell’uomo porta luce e calore in
circostanze come questa. Quanto abbiamo? Cento soldi? Ebbene
compreremo quanti dolci potremo, saggiamente li divideremo e
ne daremo un pezzettino ciascuno. Vedrai, saremo felici lo
stesso e nessuno si offenderà».
- Il giorno della festa Piast l’artigiano
mantenne la promessa: spalancò le porte dell’orto e della
casupola e fece entrare tutti quelli che lo volevano. Mentre
la buona moglie si accingeva a distribuire i modesti
rinfreschi, ecco si presentarono due pellegrini sconosciuti
e Piast invitò anche loro. Nessuno doveva ritornare
indietro o rimanere fuori dalla porta. Ed ecco che da quel
momento tutto risultò ancora piú allegro e il cibo e le
bevande furono distribuite in abbondanza. Non solo non
mancò niente a nessuno, ma appena un piatto e un bicchiere
si vuotavano, subito erano pieni di nuovo.
- Verso sera i due pellegrini
baciarono in fronte il ragazzo, ringraziarono per l’ospitalità
e se ne andarono. Quando il padrone di casa corse loro
dietro per salutarli ancora, erano già spariti.
- Da quel giorno a casa dell’artigiano
tutto andò per il meglio e dove lui interveniva ogni cosa
si aggiustava e sopraggiungeva la prosperità. Allora il
villaggio comprese che quei due pellegrini dovevano essere
due angeli scesi dal cielo per compensare Piast delle sue
virtú. E, vedendo in lui un uomo benedetto da Dio, lo
scelsero come loro capo.
Egli tuttavia seppe mantenersi sempre modesto e giusto e la
sua fama si sparse ben presto per tutto il paese. Fu cosí
che Piast divenne re del popolo polacco.
- E questa leggenda non poteva
descrivere meglio le qualità della gente di Polonia.