Catarismo

«…Nel tempo in cui le muraglie di Montségur si ergevano ancora, i Catari vi conservavano il Santo Graal. Montségur era minacciato. Le armate di Lucifero assediavano le sue muraglie. Esse volevano il Graal per reinserirlo nel diadema del loro Principe, da dove era cascato al tempo della caduta degli Angeli. Allora, nel momento piú critico, discese dal cielo una colomba bianca che, col suo becco, fendette in due il Thabor [Montségur]. Esclarmonda, la Guardiana del Graal, gettò all’interno della montagna la Gioia sacra. La montagna si racchiuse, e cosí fu salvo il Graal. Quando i demoni entrarono nella fortezza, era troppo tardi. Furiosi, fecero perire con il fuoco tutti i Puri, non lontano dalla roccia che sostiene il castello, al Campo dei Cremati, il Campo del braciere. …Tutti i Puri perirono nel fuoco, salvo Esclarmonda. Quand’ella seppe il Graal in luogo sicuro, salí alla sommità del Thabor, si mutò in una bianca colomba e volò via verso le montagne dell’Asia. Esclarmonda non è morta. Ancora oggi, vive laggiú, nel Paradiso Terrestre».

Questa leggenda, narrata da un pastore nonuagenario di Ornolac, presso Montségur, fu garantita come assolutamente autentica a Otto Rahn, che cosí scrive: «Il vecchio assicura di aver visto sul Thabor un serpente che si mordeva la coda e, cerchio movente, prendere il volo, al di sopra dei precipizi del Sabarthés, verso la cima nevosa del picco di Montcalm».
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Da Crociata contro il Graal, Ed. Barbarossa, Milano 1991.