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Libro di riferimento per i grandi
poeti russi del ’900, da Aleksandr Blok a Boris Pasternak, Il
Significato dell’amore è una lunga meditazione sul posto che l’amore
occupa nell’ordine della creazione. Irriducibile all’istinto o
alla passione, esso è per il filosofo russo lo strumento
privilegiato col quale l’uomo può spiritualizzare la materia e
riscoprire l’essenza del cosmo come luogo della manifestazione
della bellezza divina. Araldo dell’Eterno Femminino e precursore
della “filosofia dell’amore” destinata al terzo millennio,
Vladimir Solov’ëv pone a fondamento della sua opera la concreta
riscoperta dell’amore annunciato da Cristo e la vive e la
presenta come rinnovata esperienza della fede.
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…Solov’ëv,
parlando della sfera della creatività, distingue in essa tre
gradi successivi: il grado materiale, proprio delle arti tecniche,
il grado formale, proprio delle belle arti, e il grado assoluto
che è proprio della mistica. Ora, poiché la sfera della
creatività ha come proprio fondamento oggettivo la bellezza e
come principio soggettivo il sentimento, era inevitabile, già per
il primo Solov’ëv, il passaggio dalle belle arti all’amore,
che è appunto il piú alto e il piú fondamentale dei sentimenti…
(dall’Introduzione
di Adriano Dell’Asta)
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Vladimir S. Solov’ëv (1853-1900),
che può essere considerato, accanto a Tommaso d’Aquino, come
“il piú grande artefice di ordine e di organizzazione nella
storia del pensiero” (H.U. von Balthasar), è stato il piú
importante pensatore russo, sommo teologo e precursore del
simbolismo. Nel suo sistema filosofico sono già presenti tutte le
idee che saranno all’origine della rinascita spirituale russa
dell’inizio del ’900.
«Il significato e la dignità
dell’amore, inteso come sentimento, dipendono dal fatto
che esso ci costringe a riconoscere nell’altro,
realmente e con tutto il nostro essere, quello stesso
valore centrale e assoluto che, in forza dell’egoismo,
noi ammettiamo soltanto in noi stessi. L’amore è
importante non come uno qualsiasi dei nostri sentimenti,
ma in quanto è il trasferimento di tutto il nostro
interesse vitale da noi stessi nell’altro, lo
spostamento del centro stesso della nostra vita
personale».
Vladimir S.
Solov’ëv
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Edilibri,
Milano 2003 – www.edilibri.it
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