Grandi
vittorie militari dell’Impero d’Occidente
- L’Impero
d’Occidente ebbe molti nemici, non gli mancarono di
certo avversari degni di questo nome. Tutto il
Novecento fu contrassegnato da scontri terribili al
cui centro si trovò spesso la nascente politica di
potenza dello Stato Guida che non subí quasi mai
sconfitte militari.
- Con
la Prima Guerra Mondiale, vedemmo la grande ascesa
degli anglofoni e la sconfitta degli Imperi Centrali.
Quindi, dopo la grande crisi del 1929, l’Impero
Britannico venne risucchiato dallo Stato Guida e la
capitale si trasferí definitivamente a Vascintonius.
Le vittorie per l’Impero d’Occidente continuarono:
gli Alemanni e le loro croci di fuoco subirono
l’annientamento nel 1945. Poco dopo, soprattutto a
causa del fungus horribilis, cadde anche l’Impero
del Sol Levante.
- L’Impero
dei Sovieti Martellofalciferi implose alla fine degli
anni ’80 del secolo. Le tribú della Mezzaluna
furono piegate in piú riprese. Le campagne del Golfo,
scatenate dagli imperatori Busci I e Busci II contro
la Mezzaluna, furono memorabili. Qualche operazione
regionale come quella contro re Milos di Serbia serví
da monito all’Europa.
L’ultimo
nemico da battere
- Ormai
a contrastare politicamente l’Impero d’Occidente
restava soltanto il Rossoceleste Impero della Cina, ma
l’economia di mercato e l’industrializzazione
stavano penetrando a grandi passi in quell’immenso
Paese. Il momento fatale per la Cina non era ancora
arrivato, prima di scatenare la guerra contro
l’ultimo nemico (e fargli pagare anche la sconfitta
del Vietnamus), lo Stato Guida voleva rendere i cinesi
invisi a tutto il mondo. A tale scopo già nei primi
anni del nuovo Millennio i cinesi furono indotti a
mettere in ginocchio le economie produttive delle
province occidentali. Il risentimento popolare contro
le troppo alacri popolazioni che scopiazzavano a poco
prezzo i prodotti occidentali, iniziava a montare.
- La
cinturazione militare del Rossoceleste Impero Cinese
era già in atto, la conquista dell’Afganistanus e
la Seconda Campagna del Golfo scatenata da Busci II
avevano avuto la funzione di chiudere
l’accerchiamento sul lato sud-occidentale della
regione asiatica.
Antagonisti
impresentabili
- Come
appare chiaro già da questa ricostruzione sommaria, i
principali nemici dell’Impero Occidentale non sempre
andarono nella direzione evolutiva dell’uomo, anzi
il piú delle volte presentarono caratteristiche
estranee a quella coscienza individuale superiore che
i tempi richiedevano. Non fu difficile diffamare la
memoria e l’operato di tali antagonisti dello Stato
Guida.
- E
questa fu la piú grande arma dell’Impero
d’Occidente: diffamare sempre e comunque gli
sconfitti e squalificare ulteriormente chi era già di
per se stesso sommamente squalificato.
La
funzione dei Sovieti Martellofalciferi
- Le
oscure lobby affaristico-esoteriche del mondo
anglofono fin dall’inizio del Novecento sapevano che
la futura spiritualità russa avrebbe potuto creare
seri problemi all’Impero d’Occidente. Cosí (con
la stolta complicità degli Imperi Centrali) durante
la Prima Guerra Mondiale spedirono, chiuso entro un
treno piombato, Vladimir Leninus verso la Russia.
- La
corruzione delle anime semplici e la rivoluzione
d’Ottobre fu il risultato di questa satanica
operazione. Settant’anni di Comunismus furono
sufficienti per imbarbarire una società naturalmente
portata alla spiritualità, come quella russa.
- Ai
Sovieti Martellofalciferi fu quindi affidato il
compito di portare nella desolazione
economico-giuridica il popolo russo.
Devastazione
economica, giuridica e spirituale
- L’economia
e la cultura giuridica della Russia e dell’Europa
Orientale vennero cosí distrutte dai Sovieti
Martellofalciferi. La devastazione spirituale, invece,
fu messa in atto molto piú tardi, alla fine del
secolo. Durante tutto il periodo dei Sovieti, la
Chiesa del Silenzio aveva tenuto alta la fiaccola
della spiritualità cristiana; solo piú tardi, in
quei Paesi, ci fu un crollo di tensione spirituale.
Dopo la caduta del Vallo di Berlino, mafie d’ogni
genere ed ex appartenenti al Partitus occuparono la
Grande Madre Russia e le province dell’Est Europa.
- Quelle
povere società compresse da sette decenni di regime
dittatoriale, a contatto con la libertà
dell’Occidente esplosero giuridicamente,
economicamente e spiritualmente.
Il
propagarsi delle solite leggende economiciste
- Il
declino morale degli Stati dell’Impero
Martellofalcifero fu imputato unicamente
all’avidità dei mercanti. Le tribú marxiane
raccontarono che il Liberomercato corrompeva e che si
stava meglio sotto il giogo dei Sovieti. Ben pochi
ovviamente li presero sul serio, ma intanto la
menzogna che il Liberomercato fosse la causa della
distruzione spirituale della Russia si propagò
ovunque.
- Naturalmente
nessun appartenente alle tribú Martellofalcifere in
Occidente voleva rinunciare al proprio benessere
dovuto proprio al Liberomercato, ma questa leggenda
permise ai marxiani di inseguire ancora le loro
ambigue ideologie.
Alleati
non antagonisti
- In
realtà, le tribú Martellofalcifere (ed i loro
epigoni) furono sempre ingenui alleati dell’Impero
d’Occidente, in quanto avevano distrutto le società
tradizionali ed inculcato nelle classi sociali ed ai
popoli piú disagiati una visione sostanzialmente
materialistica.
- Tale
visione era atta a preparare il campo al trionfo del
consumismo piú sfrenato e alla cultura del
relativismo etico fondato sul piacere istintivo. La
spiritualità atavica dei popoli veniva annientata dal
Comunismus che preludeva all’occidentalizzazione.
La
vera funzione del Realis Socialismus
- Le
province marxleninistes del Realis Socialismus ebbero
quindi una seconda funzione molto importante per
l’Impero Occidentale: prepararono il campo allo
strapotere dello Stato Guida che occupò il pianeta
fregiandosi d’essere il Grande Liberatore. Il
meccanismo era sempre lo stesso: prima si incentivava
la dittatura del Proletariatus poi, dopo aver
distrutto le spiritualità antiche dei popoli,
arrivava la cosiddetta “liberazione” da parte
dello Stato Guida e dei suoi alleati. Chi poteva
mettersi contro il grande “liberatore” del
pianeta?
- Solo
i nostalgici del Comunismus potevano avversare lo
Stato Guida: essi erano numericamente irrilevanti e i
benpensanti moderati mai avrebbero affidato a costoro
la conduzione della società. L’Impero d’Occidente
coltivò con cura la distinzione tra due tribú
Sinistre: l’una moderata (che riconosceva l’Impero
quale Grande Liberatore), ed era legittimata a
governare, l’altra massimalista che veniva usata, a
seconda dei casi, per destabilizzare o rafforzare una
delle due fazioni bipolari presenti in Europa.
La
seduzione dell’Occidente
- L’Impero
d’Occidente si avvalse della paura che poteva
generare la propria immensa capacità bellica, ma si
avvalse ancor piú delle armi della seduzione.
L’Impero aveva sicuramente degli argomenti per
presentarsi di fronte all’Occidente come il migliore
dei mondi possibili. Mai nella storia dell’uomo una
quantità di beni materiali era stata tanto diffusa e
la durata fisica della vita protratta cosí a lungo.
La democrazia lasciava (angusti) spazi entro cui
comunicare in libertà, il Welfarestatus europeo
soddisfaceva (anche se modestamente) le prospettive
degli anziani. Chi era inserito nel vortice lavorativo
poteva permettersi molti sfizi inutili, viaggi in
luoghi esotici e congegni meccanici assai raffinati.
- Perché
detestare questo mondo che tendeva verso la ricerca
della felicità?
La
visione sacramentalistica
In
quell’epoca nel mondo era attivo e presente anche un
secondo impulso: una visione sacramentalistica, che non
vedeva la terra come il regno della felicità materiale
bensí come un luogo che tiene conto della morte, del
dolore, del male, della redenzione. Questa seconda polarità
aspirava al superamento di ciò che l’uomo afferra
mediante i sensi esteriori. È all’interno di questo mondo
che maturarono i nemici piú determinati dello Stato Guida.
Molti di questi uomini vissero la loro avversione
all’Impero Occidentale sotto forma di sentimento e
volontà, non di pensiero. Avvertirono oscuramente che lo
Stato Guida li stava spingendo verso un baratro
materialistico e che la ricerca della felicità al servizio
degli istinti non li avrebbe di certo aiutati. Questa scelta
di campo infiammò la loro anima, ma li portò alla rovina
quando scelsero la strada dell’odio e della violenza.
Una
prospettiva di salvezza
Alcuni
altri uomini piú saggiamente iniziarono a sottolineare che
il modo di vita occidentale rappresentava sí un progresso,
ma un progresso privo della controparte spirituale, in
quanto il mondo occidentale seguiva solo una direzione
istintiva: quella del puro utilitarismo speso alla ricerca
della felicità sulla terra. Piú tardi, da questi pochi,
sarebbe partito un grande movimento pacifico d’evoluzione
sociale cristiana denominato Tripartizione.
Salvino
Ruoli
(4. continua) |