
I
giochi olimpici 2004 ad Atene si sono aperti ufficialmente
con l’accensione della fiamma, utilizzando ritualmente i
raggi del sole riflessi da uno specchio, accompagnata dall’antica
invocazione a Febo-Apollo che fu pronunciata dalla “prima
sacerdotessa” durante la cerimonia di accensione della
fiaccola olimpica ai tempi di Era-Giunone ad Olimpia, il cui
testo dice: «Sacro silenzio, lascia che il cielo, la terra,
il mare e il vento risuonino. Che le montagne restino
silenti. Che cessino i suoni e il verso degli uccelli.
Affinché Febo, il re che porta la luce, sia con noi.
Apollo, re del sole e dell’idea di luce, manda i tuoi
raggi e accendi la sacra torcia per l’ospitale città di
Atene. E tu Zeus, dà pace a tutti i popoli della terra e
incorona i vincitori della sacra corsa». Quindi la
sacerdotessa ha detto al tedoforo: «Prendila e
diffondila».
- La
fiamma si è animata sulla torcia d’argento che le mani
della sacerdotessa hanno accostato al braciere ad Olimpia.
Da qui la fiaccola ha raggiunto lo stadio Panathinaikon di
Atene, da dove è ripartita per il lunghissimo viaggio di
78mila chilometri che in 141 giorni, passando per le mani di
11mila tedofori, porta lo spirito di Olimpia attraverso
tutti e cinque i continenti, spingendosi fino a Sydney.
Dalla città australiana inizia il riavvicinamento verso la
Grecia, per l’apertura dei Giochi il 13 agosto. Verranno
toccate tutte le città che hanno ospitato le Olimpiadi,
Roma compresa, dove la torcia arriverà il 28 giugno, fino a
Pechino, prossima sede olimpica, e Mosca, ultima tappa prima
di Atene.
Lea
Valeri
Immagine:
Accensione della Fiaccola ad Olimpia da parte della sacerdotessa,
impersonata dall’attrice greca Thalia Prokopiou
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