Meditazione

Nella sua Scienza Occulta, Rudolf Steiner suggerisce la meditazione sul simbolo della Rosa+Croce, raccomandando di costruirne l’immagine attraverso la previa e vivace rappresentazione di una pianta che sviluppi la sua crescita dal seme fino al fiore, affinché la rappresentazione del simbolo risulti viva e calda. Confessai un giorno a Massimo Scaligero che avevo difficoltà – ora in parte superata – a rappresentarmi con adeguata vivacità quel simbolo nella sua integrità, e lui mi disse: «Rappresentati allora soltanto la Croce!». Seguii il suo consiglio e ne trassi vantaggio: l’immagine è di grandissima fecondità anche solo come Croce nera senza la corona di rose rosse. Steiner spiega pure che cosa significhi: le qualità inferiori dell’anima annientate e la rigenerazione del sangue purificato da istinti, brame e passioni.
La meditazione induce da un lato a forme di contemplazione discorsivamente non esprimibili, e dall’altro a forme di intellezione comunicabili, come quella che spiega perché la Croce è detta Albero della vita. L’albero è una pianta la cui vitalità è garantita da radici ben abbarbicate alla terra e da tutto ciò che aiuta a vegetare, come l’aria e l’acqua. La Croce rappresenta lo stesso legno dell’albero, però estraniato alla terra. La crocifissione dell’Uomo, Figlio di Dio, esprime con la Croce il Suo sradicamento da tutto ciò che lega alle vicende terrene l’anima, che per tal legame s’intride di “qualità inferiori” a quelle che si conseguono attraverso la Resurrezione nel “Corpo di Gloria”. La Croce come Albero della vita, perciò, onde germoglino, dal sacrificio del soma, il Sé spirituale, lo Spirito vitale e l’Uomo-Spirito.

Vittorio Leti Messina