AcCORdo

Ciascuno vive nell’anima dell’essere che ama: l’anima che egli reca con sé è sempre alterata e gli è estranea, finché non scopre che ha nell’anima l’essere del suo Amore: vede questo essere fuori di sé vivente, esistente, ma in realtà esso è la sua anima: cosí è per l’essere che ama. Perché la sostanza reale dell’anima è l’Amore divino, ma insieme la Conoscenza e la Libertà. L’anima è il Regno dei Cieli nell’uomo: l’Io non conosce l’anima, vivendo in essa come ego, la altera e la degrada. L’Amore realizza l’essere vero dell’anima, il Paradiso reale, ma è la presenza dell’essere amato, che ha la stessa relazione. La confidenza piú profonda, piú intima e piú tenera con la creatura amata, è la relazione dell’Io con l’anima. Dire “anima mia” all’essere amato è la verità: è l’anima ritrovata, ma è la piú grande forza che l’Io possa realizzare. L’Io è vivo e presente: l’anima è veramente il bene perduto dell’uomo: ossia l’astrale corrotto da Lucifero è il Paradiso perduto, perciò l’Io non è l’Io, perché manca della sua anima. Questo è il segreto del Sacro Amore.
Un vincolo impedisce la ricostituzione siderea della coppia umana: vincolo che per ora domina inconscio la specie, anche là dove questa è piú evoluta: ciò che rende inevitabile il deterioramento di ogni amore umano. Va aperto il varco a un potere nuovo, d’immortalità, per conquistare il coronamento dell’evoluzione futura, l’Amore come potenza incorporea, capace di risollevare la dualità dell’eros dal plesso solare in giú. È un’impresa eroica, perché esige il piú alto tenore della coscienza, per la purità assoluta attraverso tutte le sensazioni del mondo, continue, ambigue, coinvolgenti: è la conquista della reale fedeltà. Ma la fedeltà è in realtà una tecnica perché lo Spirito prenda le redini della Vita. In sostanza è per Amore che può essere consacrata tutta la Vita: la reale impresa dell’uomo sulla Terra.
Impresa oggi piú che necessaria, se si esamina il retroscena della storia attuale dell’uomo. Niente è piú vero: anche ciò che un tempo resisteva come valore di immutabilità, è esaurito. Tutto è deviato: non c’è piú nulla che sia autentico, salvo i momenti della verità, eccezionali, di esseri che meditano o soffrono con infinita pazienza. Il Mondo Spirituale urge con un flusso illimitato di Forze, ma l’uomo è chiuso e avverso. Su pochi grava il còmpito della conoscenza e del chiarimento: la loro vita non può essere facile, né favorita dal clima del tempo. Ma la loro azione ha tutto l’appoggio dello Spirito: occorre che questa azione, però, sia sempre congiunta con la sua fonte spirituale. L’obiettivo ultimo è il massimo premio, ciò che un giorno verrà restituito o reintegrato a chi sacrificalmente ha offerto se stesso.
È necessario un superamento al cammino ulteriore dell’uomo. V’è l’impronta di una soggezione asurica a cui è sottoposto costituzionalmente l’umano: questa impronta incanta l’anima e ne impedisce la risonanza secondo il Divino che le è immanente: quella musica originaria è il Sacro Amore, il Graal che va restaurato.

Massimo Scaligero

Da una lettera del luglio 1972 a un discepolo.