Mail da Furbonia

Dedicato a C.S. Lewis

Proseguo nel mettere a disposizione dei lettori la corrispondenza via email, capitatami accidentalmente tra le mani, che il giovane diavolo Giunior Dabliu Berlicche, studente iscritto alla perversamente prestigiosa Furbonia University, invia a suo zio Malacoda all’indirizzo elettronico Malacoda@redimendi.pur.

Andrea di Furia

Carissimo zio Malacoda,
per me che preferisco la politica, e che mi sono maturato in mani­polazioni di massa, come risultano noiose le leggi economiche del­l’attuale epoca evolutiva delle nostre vittime umane. Un tempo erano piú sopportabili: almeno c’erano gli schiavi che se ne occupavano! Gli schiavi: potremo mai ritornare a forme sociali cosí rilassanti? Ricordi quelle meravigliose cacce all’uomo che tanto hanno entusia­smato gli iscritti al nostro club sportivo in Africa? E quando mi mandavi in colonia con i Devil Scout in Èllade, quando ancora non mi erano spuntate le corna, come mi piaceva gabbare gli apparentemente liberi. Come li tenevamo bene per il collo: potevano dilettarsi di filosofia, di governo delle Polis, decidere di vita o di morte, strappare i nemici dalle loro case, torturare i nuovi schiavi, causar loro ondate di sofferenza e disperazione. Come mi è piaciuto rivivere, nel gran registro delle cronache, il momento in cui il miglior tentatore del commando anti-redenzione di nonno Berlicche ha suggerito ad un nobile ateniese la parola magica: democrazia. Altro che Apriti Sesamo o Abracadabra! Come suona convincente governo del popolo. Malefico! Eppure, anche lí qualche agente del Nemico ha mosso le sue pedine. Senti cosa fa svelare da un suo anonimo emissario sul nuovo regime democratico instaurato nella città di Minerva: “Nei migliori c’è il minimo di sfrenatezza e d’ingiustizia, e il massimo d’inclinazione al bene; mentre nel popolo c’è il massimo d’ignoranza, di disordine e di cattiveria, in quanto la povertà li spinge all’ignominia, e cosí pure la mancanza di educazione e la rozzezza, che in alcuni casi nasce dall’indigenza. Ma in fondo è normale che il popolo cerchi solo di giovare a se stesso, è scusabile. Ma non è scusabile invece chi, pur non avendo origini popolari, sceglie di operare in una città governata dal popolo piuttosto che dai migliori, perché consapevole di poter meglio mascherare la propria ribalderia in un ambiente democratico che non in uno oligarchico, ossia governato da pochi!”. Tu guarda, non ci si può fidare di nessuno! Tanta perversa e geniale fatica ed ecco che ti rompono le uova nel paniere. Fortuna che nonno Berlicche è intervenuto subito in tackle duro, e lo ha fatto eliminare col veleno, come corruttore della gioventú. Che colpo da maestro! Potrò mai giungere a tali vette di perfidia?
Il tuo democraticissimo nipote

Giunior Dabliu