- Complessità
e fragilità del sistema
-
- All’inizio
del Terzo Millennio, il mondo era segnato da
una grande complessità, i sistemi di
trasporto ed approvvigionamento energeticus
erano interdipendenti e vulnerabili.
- Quanto
piú elevato diveniva il rapporto con le
tecnologie, tanto piú le società erano
sottomesse ad una precaria complessità. La
totale ed inevitabile subordinazione alle
tecnologie era la forza e nel contempo la
debolezza di quel mondo. Ben poco era stato
fatto per sviluppare dei metodi di autonomia
energetica. Tutto dipendeva da immense reti
distributive e queste immense reti erano
vulnerabili. I gangli vitali dell’energia e
dell’informazione potevano quindi essere
colpiti facilmente.
- I
nemici violenti dell’Impero d’Occidente
(ovvero coloro che non avevano ancora maturato
la lezione della non-violenza e della fiducia
nel Mondo Spirituale), erano sempre piú
consapevoli di questo tallone d’Achille
della modernità. Qualsiasi attacco
terroristico o un incidente fortuito alla rete
energeticus-comunicativa poteva essere
devastante ed avere ripercussioni terribili,
come nell’antico gioco del domino, dove la
caduta di una tessera travolgeva le altre.
- I
“blackoutis” nelle città si erano
dimostrati devastanti: spesso scatenavano i
peggiori istinti. In condizioni di paralisi
energetica, alcuni soggetti piú deboli ed
emarginati potevano perdere la coscienza ed
abbandonarsi a barbarie, saccheggi, violenze e
furti.
-
- Apparati
polizieschi
-
- Si
doveva quindi proteggere il delicatissimo
equilibrio di una società progredita
tecnologicamente (ma non altrettanto
socialmente). Solo un apparato poliziesco
terribilmente coercitivo poteva ambire ad un
controllo di questo genere. Tale apparato
stava mescolando la tecnologia informatica a
quella biotecnologica. Tutto ciò era ingiusto
e pericoloso. La debolezza sistemica si
ripercosse in modo negativo sulle libertà
individuali e collettive. Quanto piú il mondo
diventava dipendente dalle tecnologie
centralizzate, tanto piú doveva essere difeso
in modo invasivo della libertà individuale.
-
- Il
bisogno di sicurezza esistenziale
-
- Le
moltitudini che vivevano in un tessuto
economico e tecnologico tanto precario ed
instabile desideravano innanzi ad ogni cosa
delle sicurezze. Sicurezza del posto di
lavoro, sicurezza personale, sicurezza di
approvvigionamento alimentare ed energeticus e
stabilità sociale. I dispensatori di
sicurezza erano i padroni dell’opinione
pubblica.
- I
Nemici, ovvero gli untori, additati alle
pubbliche opinioni dalla propaganda imperiale,
divenivano quindi coloro che minavano le
sicurezze: sovversivi, idealisti utopici e,
naturalmente, terroristi. La tecnica era di
aggregare in un unicum indistinto pazzi,
delinquenti, saggi e visionari.
-
- Demonizzazione
degli avversari
-
- In
tale maniera, coloro che giustamente
aspiravano ad una mutazione di segno, ad una
opzione ideale diversa vennero demonizzati
agli occhi delle moltitudini che versavano in
uno stato di fragilità psicologica. Questo
era un vero punto di forza dell’Impero:
mantenere le plebi in stato di ansia ed
insicurezza.
- Cosí,
all’inizio del Terzo Millennio, ogni opzione
sociale diversa dal modello di capitalismo
finanziario dominato dallo Stato Guida e dall’aristocrazia
degli eletti, ogni progetto alternativo a
quello del dominio della Tripartizione
Inversa, iniziò ad essere tacciato d’irresponsabilità
e sovversivismo. Semplicemente pensare un
cambiamento strutturale dello Stato (con
questa accezione gli antichi chiamavano le
Province dell’Impero Occidentale), stava
diventando improponibile. Per questo motivo,
con il terzo Millennio erano ormai scomparse
le opzioni “forti” di Destra e Sinistra.
-
- Destra
e Sinistra, parole ormai vuote di senso
-
- Ma
allora, perché persisteva la dicotomia
Destra/Sinistra? Poteva una Destra italiana
all’inizio del Terzo Millennio pensare di
trovare un Partito Fascista che riportasse l’Italia
all’autarchia, o alla conquista di un Impero
chiamando Mare Nostrum il Mediterraneo?
- Avrebbe
potuto una Sinistra francese aspirare ad una
sovietizzazione dell’economia gallica, la
stesura di piani quinquennali, la
rappresentazione della falce e del martello
sul tricolore della Marsigliese, la cessazione
della proprietà privata?
- Avrebbe
potuto una Estrema Destra alemanna aspirare al
ritorno delle croci di fuoco, alle
rappresentazioni neopagane di Norimberga ed a
una guerra mondiale di conquista per
instaurare il nazionalsocialismo con relativa
deportazione a Madagascar delle cosiddette
razze inferiori? Qualsiasi persona di
buonsenso si rendeva conto che, dopo il
duemila d.C. il ritorno al passato era ormai
improponibile! E che le parole Destra e
Sinistra avevano perso il significato
assegnato loro dalla storia, ovvero concrete
possibilità di contrastare politicamente e
concretamente il modello liberalcapitalistico.
- Era
evidente: la politica non poteva piú cambiare
la società, al massimo poteva tentare di
lenirne i disastri peggiori.
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- Opzioni
elettorali inesistenti
-
- Infatti
chi si diceva elettoralmente di Destra dopo il
2000 D.C. era ormai costretto ad essere un
liberale conservatore assoggettato allo Stato
Guida. Chi si diceva di Sinistra doveva essere
elettoralmente uno statalista conservatore
assoggettato anch’esso allo Stato Guida con
il permesso di parteggiare per la fazione
imperiale delle colombe. Chi si diceva di
Centro, poi, generalmente era un’anima
spaventata che implorava sicurezza per sé e
per gli altri, o un opportunista.
- Allora
ci si domanda: perché esisteva l’odio fra
queste categorie politiche? Perché si
continuava a fomentare lo scontro fra Destra e
Sinistra?
- La
risposta è semplice: per l’Impero d’Occidente
era necessario evitare in ogni maniera una
coesione sociale all’interno dei popoli
delle varie province.
-
- Superamento
della dicotomia Destra-Sinistra
-
A
quel tempo, l’Impero d’Occidente
respingeva il superamento degli odi politici
di parte nati e cresciuti nel Novecento.
- Infatti
l’Impero Occidentale si legittimava su due
premesse storiche:
- a)
dall’aver distrutto il potere delle croci di
fuoco nazionalsociali alemanne, e con esse le
rivoluzioni nazionali e fasciste in Europa; b)
dall’aver sconfitto economicamente e fatto
cadere (per implosione) l’illiberale Impero russo dei Sovieti.
- Erano
questi gli spettri che dovevano risuonare
perennemente nella dialettica politica. In
effetti, tali antiche realtà novecentesche
erano esaurite. Si doveva nascondere agli
europei una verità essenziale, il fatto cioè
che nazioni coese si ritrovavano affratellate
intorno alla Tavola dove gli Spiriti di Popolo
preparavano l’incontro fra Europa e Russia.
-
- Ritrovamento
della verità essenziale: l’incontro armonioso
fra Europa e Russia
-
- Chi
rivelò per primo la Verità essenziale dell’importanza
di un incontro armonioso fra Europa e Russia,
fra Ovest ed Est, fu Rudolf Steiner all’inizio
del Novecento:
- a)
una verità essenziale di natura spirituale,
perché chiedeva una trasformazione interiore
in senso scientifico-spirituale delle nuove
classi dirigenti d’Europa;
- b)
una verità essenziale di natura giuridico-geopolitica, in quanto richiedeva
una unione degli spiriti di popolo europei,
ponendo le premesse di un’amicizia duratura
fra Europei e Russi;
- c)
una verità essenziale di natura economica, in
quanto compito degli europei era di porre le
basi di un’area di libero e fraterno scambio
che andasse dal Portogallo alle estremità
orientali della Siberia, evitando che l’Est
si trasformasse in luogo di sfruttamento.