Tripartizione

Ho visto nei miei sogni una ruota a forma di croce e un’aquila tremendamente nera. L’aquila reggeva sugli artigli la ruota e volava alta nel cielo.

Le Profezie della Monaca di Dresda (1680-1706),
a cura di Renzo Baschera, MEB editore, Torino 1976.

Gli avvenimenti attuali erano previsti dagli Iniziati di tutte le nazioni; erano stati previsti e predetti, ed era stato indicato che dal sangue degli uomini sarebbe sgorgato un atteggiamento reazionario, perché si sarebbe diffusa l’opinione che tale atteggiamento è il massimo ideale… Nulla porterà l’umanità alla decadenza quanto il diffondersi degli ideali di razza, di popolo, di sangue. Nulla ostacolerà tanto il vero progresso umano quanto proclamare gli ideali di razza e di popolo, ideali derivati dai secoli passati e conservati ad opera di potenze luciferiche e arimaniche, mentre il vero ideale dovrebbe essere trovato nel mondo puramente spirituale e non derivato dal sangue.

Altrettanto stolto sarebbe in futuro asserire che su tutta la terra debba diffondersi una struttura sociale fondata sulla consanguineità dei popoli. Questo è sí wilsonismo, ma è al tempo stesso arimanesimo, è spirito delle tenebre.

Rudolf Steiner, La caduta degli spiriti delle tenebre, O.O. 117, pp. 187-88.

Osservai bene le sue finestre: erano cinquantaquattro e su ognuna c’era una stella. Ma quando voltai le spalle, sentii un tuono e un grido di dolore: le stelle stavano esplodendo ad una ad una…

Le Profezie…, op. cit.

 

Un dominio al tramonto

Il dominio del mondo poteva sembrare fosse finito definitivamente nelle mani dello Stato Guida, eppure, proprio nel momento di massimo potere, iniziò un declino irreversibile per l’Impero Occidentale: infatti, la politica di potenza di Washintonus non era piú tollerata da gran parte del pianeta.
Ridimensionato ed ammansito il Sol Levante, obbligato il Rossoceleste Impero a finanziare il  Dollarus, umiliata la Russia e piegata in parte la Mezzaluna, all’Impero d’Occidente non restava che ricondurre al proprio disordine corruttivo, le Province dell’Europa. Certamente, non tutti coloro che sentivano sfrecciare sulle loro teste i cacciabombardieri dello Stato Guida esprimevano un legittimo disagio o imprecavano contro gli oppressori, ma sempre più andava montando un sentimento diffuso di ripulsa verso i colonizzatori del mondo. L’entrata della Turchia nell’Unione Europea era essenziale per la Corte Imperiale di Washintonus. Questo pasticcio interculturale chiamato melting-pot era stato imposto in modo forzato all’Europa: esso faceva parte di un piano che avrebbe dovuto indebolire sia l’Europa che l’Islam.

Controllo dell’informazione

Naturalmente il controllo dell’informazione deviava di continuo l’attenzione dei popoli dal problema reale: l’essere occupati politicamente, economicamente e spiritualmente da una potenza straniera era assolutamente inaccettabile. Il controllo dell’informazione avveniva in questo modo: i grandi gruppi editoriali erano diretti da qualche rappresentante dell’Aristocrazia degli Eletti, in contatto con la Corte imperiale. Le notizie prescelte venivano amplificate, le idee buone al servizio dei popoli venivano svillaneggiate, tutto doveva venir filtrato attraverso il consenso dell’Aristocrazia che decideva ciò che fosse politically correct. Questo era “il sistema”.

Tre esigenze dell’Europa

Che cosa mancava all’Unione Europea nei primi anni del Secondo Millennio, per trovare una completa consapevolezza della propria missione storica e della propria identità? Mancavano tre cose:
a) uno sviluppo armonico dell’economia, liberata dal potere finanziario;
b) una classe dirigente sovranazionale, riconosciuta da tutte le nazioni, composta da uomini saggi, statisti onesti ed avveduti;
c) un potere spirituale capace di contemperare le esigenze dei diversi popoli, delle diverse culture e delle diverse religioni. Una informazione libera dai condizionamenti imperiali.
Insomma era necessario creare delle camere economiche a cui affidare i problemi dell’economia, inoltre sostituire i proconsoli imperiali con alte figure di statisti al di sopra dei nazionalismi egoistici, ed infine riconoscere la necessità di difesa delle singole culture, religioni e idee politiche.

Delle personalità carismatiche

Come uscire dagli inganni imperiali? Questo si domandavano gli europei piú coscienti. Come trovare la forza di superare le divisioni partitiche europee, come rialzare la testa e costruire un accordo con la Russia cristiana? Come cacciare i mercanti dal tempio europeo ed impedire ai gabellieri imperiali il drenaggio delle risorse economiche? Il vero problema dell’Europa si manifestava con un senso diffuso di perdita delle speranze. In quell’epoca mancavano ancora i capi carismatici sovranazionali, capaci di guadagnare il consenso delle tribù di Destra, Sinistra e Centro.
La mancanza di speranza aveva radici profonde nel fatto che i popoli si sentivano privati di figure guida. L’economia europea stava rallentando in modo considerevole: la mancanza di speranza, quando investe uno o più popoli, è come una carestia spirituale. Poi c’era sfiducia nella politica, che in quegli anni si stava personalizzando sempre piú. Infine c’era l’irreversibile declino delle Chiese.

Preparazione dei tempi nuovi

Le ideologie e i partiti non esercitavano piú attrazione: erano le singole persone ad interessare i popoli. Noi, con il senno di poi, comprendiamo il senso di tale ansia sorda e diffusa: i popoli volevano delle guide che non potevano ancora avere, a causa del dominio instaurato dalla Tripartizione Inversa. Tutta la politica si allontanava dal ritualismo elettivo dei partiti ideologici del secolo precedente. Il fenomeno di personalizzazione della politica era sempre piú legato ad una ricerca esteriore di “bellezza” del rappresentante designato. Si trattava della risposta nettamente materialistica ad una reale esigenza spirituale (oltretutto, i chirurghi plastico-estetici di quell’epoca ormai potevano quasi trasformare un volto demoniaco nel viso d’un angelo).

La ricerca dei belli

Infatti, a quei tempi si cercava sempre piú spesso un politico di “gentile aspetto” in cui riporre la fiducia. Perché? I popoli cercavano le loro guide future e le cercavano fra esseri spiritualmente elevati. Se qualcuno avesse abbattuto alcune barriere di conoscenza, quei popoli sarebbero stati consapevoli di ciò che mancava loro: dei capi capaci di portare lo Stato verso il vero, il bello e il buono. Questa necessità era già sotterraneamente presente: si trattava di farla emergere al di fuori della politica, nel mondo delle idee che divengono consapevoli e si espandono nel mondo. Un compito che apparteneva agli asceti del pensiero, a coloro che potevano operare sul piano del Pensiero Vivente. Senza questi asceti, nulla si sarebbe mosso, l’Impero Occidentale avrebbe continuato a dominare in condizioni karmiche sempre piú pesanti per i popoli della terra.

Figure carismatiche

Studiando gli Annali, ci risulta che la riscossa europea iniziò anche con il boicottaggio dei prodotti finanziari d’ogni genere in un’area immensa che andava dal Portogallo a Vladivostok. Ma tale gesto di disobbedienza all’Impero era pregno di moralità, e quando gli europei sostituirono i loro investimenti borsistici con un consapevole risparmio legato a banche umanistiche, solidaristiche e territoriali, iniziò la cacciata dei mercanti dal tempio europeo, già da tempo avviata nella coscienza dei popoli. Ora, noi comprendiamo che tale volontà non si sarebbe mai attuata senza il contributo di tre figure carismatiche. Tutti conoscono i nomi dei tre Saggi riformatori: Johannes Gerpel per il campo economico, Johannes Canfark per quello giuridico e Johannes Vinsdex per quello spirituale.

Analogie con il Risorgimento esperide o italico

Come l’Unità d’Esperia fu essenzialmente opera di tre iniziati: Mazzini, Cavour e Garibaldi, anche l’Unità Tripartita d’Europa ebbe le sue figure carismatiche e il suo Risorgimento con le sunnominate figure carismatiche di Gerpel, Canfark e Vinsdex. Ma senza il lavoro delle élite spirituali, essi non avrebbero trovato spazio, potere e volontà.

 

E la gente che batteva le mani alle aquile ora batteva le mani alla stella… Beati coloro che riusciranno a trovare un rifugio in quei giorni, perché la stella scoppierà con grande fragore sulla terra… Ho visto risorgere l’aquila a due teste e anche l’aquila con una sola testa… E gli uomini che prima avevano colpito le aquile e avevano applaudito la stella, ritornarono a battere le mani alle aquile.

Le Profezie della Monaca di Dresda, op. cit.

Salvino Ruoli