Poesia

Affinché tutto si compisse, crebbe
nel giardino l’angoscia. Venne il buio,
prima che la crisalide rompesse
l’involucro di carne, liberando
la radiosa farfalla. E adesso palpita
dalla nuda pietraia un volo bianco,
e il giorno che fu spento si rischiara.
Non piú sangue, né chiodi, ma splendore
di cose nuove. Tutta presa è l’anima
da bisbigli che dicono: «È risorto!
Andate, vi precede in Galilea».
E la speranza, come biancospino,
fa leggera la via. Coraggio, andiamo!
Non piú grida, né pianto: un dolce spasimo
preme il cuore in attesa. Andiamo, è il tempo!
Tanta gioia promessa ci riserva
il cielo declinante tra gli ulivi.
Dura, la terra esulta: la fecondano
semi nel vento e pollini stellari.
Non piú ceneri morte tra le zolle
né cilici a marcare il breve spazio
dove covare l’odio. Andiamo, è l’ora!
Risorto, Egli ci attende nell’oblio
d’ogni male, perfetta beatitudine.
E la rosa fiorisce sulla croce.

Fulvio Di Lieto