
Daniela
Crivellaro rielaborazione pittorica del
«Ritratto della signorina Alice Guérin»
di Paul César Helleu
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Gruppo
Novalis
Come
in un Sacro Tempio
in questa sala riuniti,
posta l’anima in quiete
udiamo ispirate parole
scendere calde nei cuori.
Forze d’Amore e di Luce
per mezzo loro fluiscono
nell’anime nostre assetate
di cibo spirituale.
Schiere di amati defunti
si beano alla mensa sacrale
tramando pensieri lucenti
coi nostri pensieri intessuti
in comunione di vita.
O divine Potenze Celesti
sfolgoranti di Luce,
benedite la nostra unione,
accogliete la nostra preghiera
affinché possiamo un giorno
giungere a contemplare
la figura del Cristo
radiosa d’Amore.
Carla
Riciputi
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Dolorosa
l’ansia del ritorno
che mai appaga il destino.
Dolci paesaggi
alla mente
dipinge il desiderio
come fantasmi di sogno
che l’alba fa svanire.
Non si placa il rimpianto
di verdi colline
di dolce aria azzurra
di rossi tramonti
da rondini solcati.
Giorno dopo giorno,
anno dopo anno
la nostalgia dell’esilio
ferisce.
Finirà mai l’esilio?
Finirà questo dolore
che tormentava Ulisse?
Come lui
sulla riva del mare
il cielo guardo
che vasto si stende
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NOSTALGIA

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sulle verdi colline lontane
che sogno.
Chissà,
forse un giorno gli dèi
doneranno il ritorno
alla dolce aria azzurra,
al rosso dei tramonti
che le rondini solcano lievi.
Alda Gallerano |

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Secondo
il rapporto di Telefono Azzurro, l’Italia è in Europa il
Paese con la piú alta percentuale di cellulari posseduti dai
bambini, il 51,6% tra i 7 e gli 11 anni e forse anche al di
sotto dell’età minima. I piccoli sono cosí raggiungibili
da ogni tipo di utente, a parte, si capisce, i familiari. Ma
gli altri, chi sono? Geni Benèfici oppure Orchi Mangioni?
Ascoltare la voce
di fate e di folletti
chiede il bimbo precoce
mentre attiva perfetti
marchingegni coi tasti
del suo telefonino.
Manca di arcani fasti
il moderno Aladino,
dei geni che esaudivano
ogni voglia o capriccio
e alla fine traevano
da qualunque pasticcio.
Non piú quel tempo, adesso:
i tappeti volanti |
si rivelano spesso
trappole di briganti,
e il mondo digitale
con tutte le sue luci
è un giardino del Male
pieno di fiori truci.
Ma forse la tastiera,
di là da ogni dramma,
è la sola maniera
per ritrovare mamma
corsa dietro allo shopping
o a un importante meeting,
sparita come Alice
o l’Araba Fenice…
Egidio
Salimbeni |
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In
piazza Navona
Una
notte d’estate nasconde la polvere
scura del fumo delle macchine,
rinascono i fantasmi delle volute
morbide che ornano le vecchie case.
Le
pietre grigie lustre del selciato
sono grossi diamanti da tagliare
lucidati da tanti passi umani.
Sul
riflesso smorzato delle luci
scivolano le parole.
Camillo
Righini |
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Saldo
nella tenebra
fai maturare la certezza
che illumina due mondi
congiunti nell’amore.
Paziente e coraggioso
dirada ogni dubbio
che paralizza la tua essenza
e la voglia di creare.
Tenace e vigoroso
rafforza il tuo pensare
e vedrai la luce,
la forza che feconda,
il nascere, il morire,
la grande metamorfosi,
la permanenza e la durata.
Raffaele
Sganga |
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Floriana
Scalabrini
«Fiori» |
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