La guarigione celeste

AcCORdo

La guarigione celeste

Grande tensione del mondo, ma sappiamo che tutto va come deve andare, secondo i precedenti stabiliti da ciascuno. Sono ore di grande confusione mentale dei politici e di grande operazione spirituale dei silenziosi sconosciuti. Sono ore di impegno ascetico, rituale, nel senso di un sacrificio richiesto dalla sofferenza umana.

Deve fluire la guarigione celeste, come primo momento d’Amore nel mezzo del marasma umano: primo soccorso agli esseri che permangono fedeli sin nell’azione quotidiana. Molteplice è la serie dei chiamati al superamento del limite secondo la loro tradizione interiore. Còmpito di comprensione e di aiuto illimitato attraverso il vero pensiero.

Il vero pensiero è quello che si svolge senza toccare nulla della corporeità, cosí che questa invero riposi in se stessa, perché il pensiero pensa secondo la sua autonoma vita. Assoluta quiete di tutta la corporeità: allora il pensiero pensa non secondo il corpo.

Questa misura del pensiero puro è un mirabile divino destarsi dell’anima: perciò non può essere egoistico. Sempre in questa direzione muovono i nostri impulsi di Luce, i pensieri di Redenzione.

AccordoOre fatidiche del mondo: ma il lampo rimane il segno dell’assoluta libertà al di sopra delle avverse fiumane: il lampo della Luce di Resurre­zione. La volontà piú alta si sprigiona poetica e compassio­nevole, infinitamente compas­sionevole.

Ecco allora fluire il nulla che salva, l’essere che non è essendo, perché il suo annien­tamento è il suo Amore. L’essere Amore è la cessazione della Morte, e la Morte è l’apparente vita: questo apparire svanisce nel nulla ed ha inizio la vera vita, nella zona piú alta del dominio sidereo, ove è la musica del firmamento cosí come il silenzio delle cose terrestri.

Rapido ricamo del pensiero che tutto sorregge e afferra, in una sintesi sempre nuova e identica, come moto che libera da tutto il dolore e l’oscurare umano. Essenza dell’essere ed essere del­l’essenza: divinità del tracciato puro, che rende immenso il potere della volontà.

Là dove ha origine il luminoso fluire del pensiero, dove si sente fluire ciò che è sveglio e creativo nella vita, là si percepisce, sia pure per un istante, la gioia creatrice. Dove comincia la gioia creatrice possono essere afferrati e risolti gli eventi terrestri, redenti molti trascorsi. Si affronta cosí l’avvenire con la potenza del pensare secondo l’origine puro della Forza.

Tutto va a posto se lo sforzo della conoscenza viene ravvisato come un modo di entrare nel segreto essere del mondo, perché questo segreto essere del mondo nasce in ogni individuo come pensiero: pensando, esso fiorisce in ciascuno. Ciascuno vuole congiungersi con il centro che lo unisce a tutti. È l’unione d’Amore.

Repente scatta la coda del mostro vinto, ancora tenta ferire, ma la vittoria della folgore ha riassunto la sua forza e ne ha fatto un nuovo impulso benefico di vita. Tutto deve rifiorire, la cattiveria deve rigenerare se stessa e misurarsi con la Luce universa. Sono ore decisive per tutto il già preparato. Attendiamo, sulle sponde dell’immenso, l’abbraccio del Logos ricreatore.

 

 

Massimo Scaligero


Da una lettera del febbraio 1979 a un discepolo.