Il cesello del Graal

AcCORdo

Il cesello del Graal

Preghiera, sacrificio, rito perché risponda con la sua luce il Dio sconosciuto, ma volontà solare e affermazione individuale del potere del Dio disceso, crocifisso e vincitore, è il senso vero dell’impresa. La vita è quella morte che diviene resurrezione in colui che dona se stesso al Graal, per giungere presso la contrada della risoluzione solare!

Innanzitutto riposo del cuore, apertura e accensione del cuore, perché tutto ritorni quieto e sano, secondo il potere della Luce. Questa connessione del cuore è la massima recezione della Forza celeste, la vera salvazione, in pieno marasma. Il cuore-Christo vince comunque: occorre lasciarlo vivere possente, mentre tutto è quieto, immerso nel profondo riposo, ristoratore della vita della Luce.

Possiamo cosí vedere il nostro operare congiunto alla scaturigine, al Principio che ha congiunto la propria divinità con la Terra, perché l’uomo recuperasse la natura divina, la natura perduta. Ogni evento ha questa scaturigine. Se la riconosciamo, là siamo liberi, perché infine vogliamo dalla nostra volontà divina.

Il respiro della Terra genitrice calma il respiro umano, acquieta il cuore, fa posare il pensiero nel profondo di sé: comunica il segreto della Luce, che esige il silenzio dell’anima, intenso raccoglimento, devozione.

Cosí i ritmi celesti s’incontrano con le vocazioni della Terra ascendenti dai cuori umani: si preparano le fioriture dell’etere della vita della Terra futura.

Ogni sentire – sensazione o emozione – che non si traduca in pensiero puro, lascia immutata la soggiacenza dell’umana natura ad Ahrimane, perché Lucifero non libera l’uomo. Questo sentire è la vita segreta dell’Io, che l’Io deve realizzare nello stato di veglia come luce di pensiero. Questa luce è potere di vita, e perciò la sostanza del novello Amore, che trasforma la tenebra della Terra.

AccordoIl percepire si educa con il pensare, il pensare con il percepire. L’anima ha bisogno di questo cesello continuo, che è opera dell’Io che entra nel mondo: Islam, India, ancora (tardi, ormai) pro­mettono accessi facili al Sovrasensibile, saltando il còmpito redentorio dell’Io. Il senso del vero lavoro dello Spirito è il cesello del Graal.

Evocato il mistero del limpido ritrovamento del Graal, ho sentito qualcosa che non ha precedenti sulla Terra: fiorisce una beatitudine in cui è compreso tutto il creato e la creazione futura. Il segreto del rapporto con la propria anima perenne, nel Paradiso terrestre, ritornante come Graal.

Tutto può avvenire, a tutto occorre essere preparati, cioè a nulla: perché l’apparente vero è illusorio e il vero autentico non ha bisogno di essere aspettato perché già c’è. Non c’è bisogno di essere preparati, e tuttavia occorre, perciò, essere come preparati. Questo è il senso del trascorrere dei giorni. Non c’è da attendere nulla, perché il meglio è già in atto, vive, continua, è irreversibile: è la mèta della nuova Terra. È già, in germe, la sua primavera.

 

Massimo Scaligero


Da una lettera dell’aprile 1979 a un discepolo.