La posta dei lettori

Redazione

La posta dei lettori

Icona «Cristo Beato silenzio»

Icona «Cristo Beato Silenzio»

È sempre una bella notizia ricevere l’avviso dell’Archetipo, gemma preziosa in un mare di… Sorprendente la sintonia con l’articolo di Uchiyama. Mi permetto di chiedere un consiglio: dopo la Concentrazione, sempre piú (in realtà non saprei come render l’idea: forse è ‘sacra devozione’ sbalordita dinnanzi all’immenso inesprimibile Amore, ma io non son nulla davvero), mi sono accadute due volte cose che mi sono difficili da interpretare: la prima, con la visione-percezione di un’entità angelica, che si è ‘materializzata’ nell’immagine del “Beato Silenzio”. La seconda in uno stupa d’oro in una caverna aperta alla sommità nel Sole, che si è trasformata in un mandala di cui lo stupa-oro solare era il centro. Fantasie?… Ho dipinto icone per dieci anni sotto la guida di un Maestro isografo (dal 1992 al 2002 circa), ma mai il Beato Silenzio. Lo studio delBuddhismo e del mandala risale ad almeno dieci anni fa. Che dire? Se autentiche, spero giovino… a tutti i cercatori del Vero.

 

Mario LF

 

Quello che accade durante la concentrazione, o al termine di essa, può essere un dono del Mondo spirituale per il nostro impegno e la nostra devozione, o anche per darci una piccola anticipazione di quello che sarà il nostro incontro con quell’ “inesprimibile Amore” che ci attende oltre il velo della maya. Una testimonianza preziosa, questa, che ci sprona a un rinnovato ardore nella disciplina interiore.




Ad ogni ostacolo che mi si presenta mi pongo sempre una questione: i limiti che fanno parte del nostro carattere, e che credo dipendano dal nostro karma, sono tutti superabili, o ve ne sono alcuni che dopo molti anni riconosciamo di dover accettare come sono e non c’è niente da fare?

 

 

Letizia R.

 

Nel considerare il rapporto fra il nostro carattere e il nostro destino, occorre una grande prudenza e una grande modestia. Dobbiamo essere convinti del fatto che non ci sono limiti all’azione dello Spirito, perché questa azione si svolge fuori della corporeità. Non è lo stesso stato che si verifica durante il sonno, in cui l’Io e l’astrale si staccano dal corpo e in cui solo una parte dell’astrale rimane, nella parte del corpo piú profonda, lunare, piú legata alla corporeità. Nell’esperienza spirituale, che arriva a plasmare il nostro karma, c’è una liberazione prima del pensiero, poi del nucleo del sentire piú interno e del volere. Questo prosegue fino a esperienze che possono essere extracorporee. Queste esperienze extracorporee possono avere impedimenti nel fisico, ma non è il fisico che contiene il karma. Il karma agisce attraverso il sentire e il volere, ma non attraverso il pensare. Nel pensare l’uomo è libero dal karma. Nel libro Iniziazione Rudolf Steiner parla dell’esperienza del pensare puro come modello per la totale esperienza dello Spirito. Il pensare realizza un livello che diventa il livello per le restanti esperienze spirituali. Diventa una zona di distinzione dalla parte terrestre. Questa esperienza è al di là del corpo e al di là della psiche. I limiti che ci vengono dal karma possono essere superati se si realizza la libertà del pensiero. Gli esercizi che la Scienza dello Spirito ci insegna, di cui sempre trattiamo, e che sono fondamentali per l’uomo di questo tempo, possono attuare uno stato di libertà malgrado i tanti impedimenti karmici, che si superano prima solo temporaneamente, ma in seguito definitivamente. Questa è la ragione per cui è essenziale continuare nel tempo la disciplina interiore. Vi è un’altra ragione, ancora piú importante, per realizzare questo superamento, ed è la connessione che il singolo ha con l’intera società. L’esperienza spirituale dell’uomo di questo tempo è compiuta in modo diverso dall’uomo antico, il quale operava in maniera da trasformare la sua vita, ma trasformando la sua vita era, in un certo senso, perduto per la società. L’esperienza dell’uomo di questo tempo, secondo la Via rosicruciana, coinvolge non solo l’individuo, ma anche il popolo cui appartiene, possiamo dire persino tutta l’umanità incarnata sulla terra. Rimuovere pesi karmici personali è anche quindi aiutare gli altri a rimuoverli a loro volta. E dunque, non ci sono limiti da accettare come insuperabili, ma un serio impegno da portare avanti per attuare le proprie, condivisibili, conquiste interiori.




Mia sorella è andata di recente nelle Filippine, da Orbito, che l’aveva già curata e tolto un tumore al pancreas e un’aneurisma all’aorta, operando a mani nude. Orbito non è piú in attività, il suo erede spirituale è un certo Joseph, che dirige il villaggio e il centro dove i pazienti possono soggiornare e i terapeuti imparare ad imporre le mani, a vedere l’aura delle persone, a sbloccare i chakra ecc. Mi ha raccontato che è stata un’esperienza eccezionale. Il gruppo nel quale è stata inserita era quasi esclusivamente di terapeuti e di qualcuno che era già andato a farsi curare, fra cui una signora che era rimasta paralizzata e in sedie a rotelle, e che, dopo 3 interventi, aveva riacquistato l’uso delle gambe, ed era talmente in gamba da aiutare mia sorella che ha problemi ad un piede. Questo centro è in una piccola isola, lontano dall’abitato cittadino, dove c’è una chiesa dedicata ad una Vergine apparsa anni fa. Secondo mia sorella è un luogo ancora ‘pulito’ dove si avverte la presenza fortissima del Mondo spirituale.

 

A. L.

 

Si è molto parlato, in passato, già dagli anni ’70, dei guaritori filippini e del loro potere di operare a mani nude. Alcuni di loro, giunti in Occidente per esibire le loro presunte capacità terapeutiche, sono finiti in carcere per truffa, e con il tempo si sono visti costretti a eliminare viaggi a rischio, preferendo ricevere i pazienti nel proprio Paese, che apparentemente persegue i disonesti ma in realtà è ben lieto di accogliere i continui e numerosi partecipanti ai “viaggi della speranza” . Non vogliamo fare di tutt’erba un fascio, naturalmente, dato che ci sono stati effettivamente casi di guarigioni conclamate, ma possiamo pensare che di questo abbiano approfittato emuli di pochi scrupoli, che hanno agito con destrezza da prestigiatore, simulando estrazioni di parti di organi interni, che poi si sono rivelate interiora di animali, prevalentemente di polli. Accanto a questi, vi sono stati, e forse ve ne sono ancora, guaritori veritieri, che conoscono tecniche antiche tramandate da secoli, che tuttora possono rivelarsi efficaci. Come disse il Cristo a Nicodemo: «Sappiamo che il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene né dove va: cosí è di chiunque è nato dallo Spirito» (Giovanni 3,8). E dunque, se il malato merita la guarigione – e la guarigione è sempre il Cristo, il Grande Terapeuta, a concederla – essa può avvenire tramite un medico ufficiale, un medico antroposofo, un santone indiano, un curandero messicano o un guaritore filippino.