Liriche e arti figurative

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Liriche e arti figurative

Carmelo Nino Trovato «Cristalli silenti – Le rose gemelle»

Carmelo Nino Trovato
«Cristalli silenti – Le rose gemelle»

 




 

oleandro

 

Palpita il vento

tra fiori e foglie

dell’oleandro

che la tempesta

a lungo ha scompigliato

Autunno sembra

ed è quasi estate.

Vorrei sentire

il profumo dei tigli,

ma del vento solo

l’odore fresco

rapido

mi ritempra il volto.

.

Alda Gallerano




 

Redenzione

 

Essenza mistica

 

Se la mia anima inaridisce

come le sabbie del deserto,

possa il cielo inumidirla

come le rive del mare.

.

Nel grembo del Cosmo

si enuclea l’Evento

che i Padri del mondo

covarono a lungo.

Sussurro all’orecchio,

o solco su stele,

su else templari

ornava a dovere

il grido potente

d’antico mistero:

la luce del Mondo

si sposta nel Sole,

e il giorno e la notte

si danno alle danze.

Il sonno e la veglia

separano i giorni,

ma presto si scende

verso la serpe.

Da allora dimora

al centro del mondo

il Sangue del Golgota

salvezza dell’uomo.

Ma ancora ignoriamo

quanto la luce

serva ai colori,

o quanto le onde

servano al suono,

e quanto il calore

desideri il fuoco.

.

Pietro Sculco




 

Venezia

VENEZIA

.

Mosaico

dalle tinte ora forti

ora attenuate,

si delinea

armonioso e preciso

in unità simbolica

di spazio e di tempo.

La tradizione

e il presente

acquistano

dimensione reale.

Filosofia, arte e cultura,

in forme architettoniche

di assoluta armonia,

si fondono con il paesaggio

per esprimere

purezza.

.

Lirica e dipinto di Liliana Macera




HOMO HOMINI VIRUS

 

Qualcuno ha coniato questo adagio su citazione latina, un modo come un altro con cui la gente ha stornato l’orrore del covid-19, mostro dei nuovi tempi globalizzati. L’ironia e la satira e gli estemporanei stornelli da balcone sono stati gli unici rimedi della gente qualunque. I virologi hanno osato di piú, consigliando igiene severa, zero promiscuità e mascherina. Rimedio questa contro un virus elusivo, o espediente per celare il rossore di una civiltà che si vergogna delle proprie azioni e omissioni? 

 

Covid-19

 

Un tempo era l’astrologo

ad ungere il sovrano.

Oggi basta un virologo

con fialetta alla mano

e senza strategia

e un poderoso esercito

usa la pandemia

per un felice esito

di battaglie sul campo

e giochi di finanza,

non lascia spazio e scampo

nella guerra ad oltranza.

È peggio dell’atomica

la mistura genomica:

tu la versi, ed oplà,

la moría è già qua

silenziosa e letale,

foriera d’ogni male.

Non la ferma il vaccino

nel fatale cammino.

Un po’ forse la frena

l’odiosa quarantena

di fratesca clausura,

oltraggio alla natura,

che vuole libertà

prima che sanità.

Questa, mancando quella,

porta sconforto e iella.

.

Egidio Salimbeni